L’album “Eleven”, fuori il 16 ottobre, è la seconda fatica discografica della cantautrice romana Alis, che ha scritto interamente i brani contenuti in questo disco. Per la registrazione si è avvalsa di artisti dal notevole background come Donald Renda alla batteria, Gabriele Cannarozzo al basso e Davide Gobello alle chitarre, che ha anche curato la produzione dell’intero album.
“Eleven” si apre con l’energica “Letting Go”, un brano che da subito dimostra, oltre alle doti canore di Alis, l’intento di creare un sound di ampio respiro. Questa traccia nello specifico è un Alternative Rock molto moderno sia nelle scelte di produzione che di sound globale. Un biglietto da visita ottimo che ci introduce nel mondo sonoro della cantautrice romana. “Antitode”, la traccia successiva, ci conferma quello intuito nella prima traccia ossia la voglia di regalare dei brani capaci di raggiungere più fette di ascoltatori. Molto bello l’intreccio fra acustico ed elettrico che creano il giusto pathos per questo brano e per il cantato di Alis.
Nella terza traccia, dal dantesco titolo “Città Dolente”, si cambia registro di scrittura passando alla lingua italiana. La scelta di alternare la lingua inglese e quella italiana, seppur può lasciare spiazzati all’inizio, si rivela una scelta azzeccata creando un ascolto vivace e capace di regalare le ricche sfumature linguistiche della nostra lingua. Questo brano, come la successiva “Deja Vu”, hanno sicuramente un taglio più pop rendendoli brani davvero aperti a ogni tipo di pubblico.
Con “Poison” si ritorna alla lingua inglese e il brano ci traghetterà perfettamente alla title track: “Eleven”. Eccoci a un brano davvero notevole che mescola alla perfezione grinta e melodia creando un brano dal taglio radiofonico. Alis riesce a fondere alla perfezione più stili musicali in maniera quasi alchemica. Il brano è un chiaro omaggio a una delle icone della serie tv Stranger Things: Undici. Nel relativo video che ha anticipato l’uscita del brano appare Alis perfettamente calata nel look di Undici.
L’album scorre piacevolmente in brani che alterneranno la già citata formula del bilinguismo e che si chiuderà in bellezza con la ballad “Eterno”. La bellissima voce di Alis si incastona sulla linea di chitarra acustica creando un’atmosfera intima ed emozionante grazie anche all’uso degli archi su alcune parti. Un finale perfetto per questo album che ha saputo regalarci le varie emozioni della cantautrice capitolina.
Bene, tiriamo le somme di questo “Eleven”. Innanzitutto è un album che si ascolta piacevolmente più volte e questo sicuramente dimostra che è stata azzeccata la scrittura, gli arrangiamenti e la produzione. Le tematiche trattate, come la voglia di rinascita e il superamento delle paure, offrono una visione molto profonda a tratti quasi intimistica. L’album non nasconde mai il suo taglio pop, da non intendere con la declinazione più negativa del termine, ma anzi mostra le potenzialità per poter portare questo lavoro a una vasta fetta di ascoltatori pur mantenendo le sonorità alternative rock e le sfumature più dure in quasi tutti i brani, ma sempre dosati con intelligenza e con gusto. Un disco che dimostra una matura capacità di scrittura e certamente offre uno spaccato dell’ottima scena indipendente italiana.
Tracklist “Eleven”
- Letting Go
- Antidote
- Città Dolente
- Deja Vu
- Poison
- Eleven
- Blackout
- Mania
- Il Mio Nome
- Eterno
Line-up Alis voce / Davide Gobello chitarre / Gabriele Cannarozzo basso / Donald Renda batteria
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