“2084: Viaggio nel Nulla” è il nuovo album degli Alphataurus, fuori su AMS Records il 4 ottobre. Icona del Prog italiano anni’70, la band milanese ha esordito nel 1973 con l’album “Alphataurus”, riconosciuto a oggi come uno dei capisaldi del genere in Italia, soprattutto per l’estro compositivo del tastierista Pietro Pellegrini, del chitarrista Guido Wassermann e del vocalist Michele Bavaro. Pellegrini è colui che ha portato l’opera di Alphataurus ai giorni nostri ripresentandosi anche nella formazione attuale insieme alla voce di Franco Giaffreda, al basso di Tony Alemanno e alla batteria di Diego Mariani, con al piano e cori l’apporto del polistrumentista Andrea Guizzetti.
La lunga composizione di “2084: Viaggio nel Nulla” è stata purtroppo segnata dalla scomparsa nel 2023 dello storico chitarrista e fondatore del gruppo, al quale l’album è dedicato. Questa nuova opera apre così una nuova fase della discografia degli Alphataurus avvalendosi tanto della sapienza dei maestri quanto della freschezza dei nuovi arrivi. Le tradizioni storiche della band vengono omaggiate e conservate anche nel nuovo lavoro che, oltre a presentare una copertina tripartita in ricordo della mitica copia fisica del primissimo album, sembra ispirare fin dal titolo itinerari avveniristici per universi lontani o più semplicemente un moto di fuga dal mondo attuale. Se in “Alphataurus”, la trama raccontava un’umanità alla scoperta di sé stessa e alla ricerca di una ragione di vita in una realtà deformata dalle cose futili dell’esistenza, anche questo lavoro si configura come un concept sulla storia del mondo, dove la fantascienza si unisce a spunti filosofici ed esistenziali.
In questo nuovo capitolo, uomini e donne si trovano a vivere un trauma profondo e divisivo che li spinge tuttavia a cercare un’ultima via di fuga dall’incombente apocalisse con un’astronave che spicca il volo dall’ultimo spazioporto umano, la “Pista 6”. Il viaggio interstellare verso l’ignoto non risulterà privo di ostacoli ma dopo l’ingresso nell’oscurità di un “Wormhole” l’umanità superstite riuscirà ad approdare in una regione sconosciuta dell’universo trovando al tempo stesso “Meta e Metà” e riscoprendo finalmente la bellezza di condividere, a patto di rispettare la relatività dei singoli.
L’album si racconta con un’immediatezza quasi narrativa che si snoda, tappa dopo tappa, attraverso sei brani pieni di belle intuizioni compositive e arrangiamenti intraprendenti, che hanno il merito di esaltare contemporaneamente tutti i protagonisti di questo disco. Dall’eleganza delle tastiere agli exploit chitarristici del compianto Wassermann, dalla ritmica propulsiva del basso di Tony Alemanno al drumming di Mariani, ciascun elemento va a completare una straordinaria colonna sonora per questo distopico esodo, raccontato e interpretato ottimamente dalla voce espressiva di Franco Giaffreda, bravo nel cimentarsi anche con il flauto nel brano “E=mc2”. L’essenza prog si esprime al massimo nelle mini-suite “Pista 6” e “Wormhole”, eclettici pezzi di notevole durata. Particolarmente suggestivi i guizzi di “Meta e Metà” con i suoi assoli di Hammond, Moog e chitarra elettrica, e le raffinatezze sinfoniche di “E=mc2”, con la bella performance al violino della special guest Ekaterina Reut.
Il Prog si nutre della passione per l’ignoto e della capacità rara degli interpreti di musicare l’impossibile attraverso le soluzioni sonore più spettacolari. Che questo viaggio verso l’altrove rimanga una gemma incastonata nelle pieghe del genere e che diventi modello anche per i tanti emergenti che si proiettano con entusiasmo verso questo microcosmo musicale in costante ripresa.
Articolo di Carlo Giorgetti
Track list “2084: Viaggio nel Nulla”:
- Pista 6
- Viaggio nel nulla
- Flashback (Apocalisse)
- Wormhole
- Meta e metà
- E=mc2
Line up Alphataurus: Guido Wassermann chitarra elettriche ed acustiche, synth, campionatore, cori / Pietro Pellegrini organo Hammond, synth, campionatore / Diego Mariani batteria, percussioni, glockenspiel, cori / Andrea Guizzetti pianoforte, synth, cori / Franco Giaffreda voce, chitarre, flauto / Tony Alemanno basso Special guest Ekaterina Reut violino in “E=mc2”
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