Sono passati pochi mesi dall’uscita del meraviglioso “Big Time” (la nostra recensione) ed eccoci di nuovo qui a parlare di un’uscita discografica della signorina Angel Olsen: fuori il 14 Aprile un nuovo EP pubblicato, come sempre accade per i lavori della cantautrice di Saint Louis, dalla Jagjagwar, esclusivamente su vinile, intitolato “Forever Means” e contenente quattro tracce. Un “vizio” che nella carriera della Olsen capita con frequenza, visto che già in passato “Strange cacti” nel 2010, “Three covers” nel 2019 e “Aisles” nel 2021 avevano visto la luce fra un full-length e l’altro, quasi a volerci fornire una “dose” per renderci più sopportabile la distanza fra un disco e l’altro.
E se a questi tre titoli aggiungiamo anche “Far Memories”, ep di inediti, cover e remix contenuto in “Song Of The Lark And Other Far Memories” ovvero la ristampa in vinile di “All mirrors” e “Whole new mess” (la nostra recensione) in un unico cofanetto, ci rendiamo conto quello dell’ep è evidentemente un formato molto caro alla nostra beniamina. Quattro canzoni, dicevamo, registrate nelle stesse session di “Big time” e prodotte anch’esse da Jonathan Wilson, anche se non siamo affatto davanti a quattro outtakes ma a brani scritti (secondo quando dichiarato da Angel stessa) successivamente, che sono già presenti quotidianamente nei nostri ascolti, e che avranno il compito di scandire il tempo che manca al concerto del 10 giugno, quando andremo al concerto di apertura del Lars Rock Festival a Castiglione del Lago.
La prima traccia è la stupenda “Nothing’s free”, una ballata in 6/8 che oltre all’incredibile voce della Olsen presenta un intreccio fra sax e Hammond che donano al brano un sapore jazz, soprattutto sul finale. Segue l’intensissima title track, interamente eseguita voce e chitarra, un’introspezione sul significato della parola “Forever” e su quello di amore e cambiamento. Nel lato B dell’ep si sente maggiormente il lavoro di Wilson, sia in “Time bandits” e nel suo alternarsi fra tromba e sax, dove l’amore è ancora protagonista e soprattutto nella conclusiva “Holding On”, energica e acida, con le chitarre elettriche in primo piano. Quattro bellissime canzoni, che formano un disco che va considerato come uno dei titoli di punta della discografia di Angel Olsen e non un lavoro minore, e che dimostrano quanto la cantautrice sia cresciuta e lasci intuire un futuro brillantissimo da scoprire e da gustare.
Articolo di Michele Faliani
Track list “Forever Means”
1. Nothing’s free
2. Forever means
3. Time bandits
4. Holding on
Angel Olsen on line:
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