Non esiste miglior medicina della musica. Sembra un luogo comune, ma se lo chiedi a un musicista non potrà che confermarti che è vero. La musica ha un potere lenitivo e curativo impressionante, vuoi perché costringe ad ascoltarsi, vuoi perché richiede concentrazione e una dedizione tale che porta ad eliminare qualsiasi forma di distrazione. “Welcome To The Planet”, il nuovo disco degli inglesi Big Big Train fuori il 28 gennaio 2022 su English Electric Recordings è la prova di questo. È stato scritto a pochissima distanza dal precedente “Common Ground” uscito solo sei mesi fa.
E se quest’ultimo parlava della natura sociale dell’essere umano, di come siamo geneticamente predisposti ad avere bisogno l’uno dell’altro, “Welcome To The Planet” è un vero inno alla presa di coscienza di quanto siamo legati alla nostra terra e al tempo che passiamo su di essa. L’improvvisa morte del cantante David Longdon, avvenuta il 19 novembre del 2021 rende ancor più forte il messaggio contenuto nelle nove canzoni che compongono questo disco.
“Made From Sunshine”, la canzone che apre il disco, ha il sorprendente potere di ispirare all’ascoltatore un sorriso, vuoi per quell’eco di Beatles che si ritrova nell’arrangiamento delle tastiere/fiati, vuoi per quell’incedere in 6/8 che fa sussultare il cuore. Il disco è poi un susseguirsi di canzoni che seppur attingendo dalla tradizione progressive inglese, non cadono mai nella trappola del virtuosismo fine a se stesso. Canzoni come “The Connection Plan” o l’articolata title track, sono perfetti esempi di equilibrio tra gusto melodico, arrangiamenti ricchi ma mai ridondanti e un genuino tocco pop.
Anche quando i riferimenti a band come i Genesis diventano evidenti – “Lanterna” e “Capitoline Venus” – il tutto appare naturale e fluido, mai ostentato, e anzi vicino in qualche modo all’approccio musicale che hanno alcuni degli ex membri dei Genesis stessi, Steve Hackett su tutti, a riprova di una genuina ispirazione che non ricerca la mera riproduzione dei modelli.
La presenza di Nick D’Virgilio alla batteria ed i cori arricchisce certamente il tasso tecnico esecutivo che trova piena esemplificazione negli strumentali “A Room With No Ceiling” e “Bats In The Belfry” ma come per gli Spock’s Beard è la canzone ad essere sempre e comunque l’obbiettivo finale come dimostra questo disco che speriamo non divenga l’epitaffio di una grande band.
Articolo di Jacopo Meille
Tracklist “Welcome To The Planet”
1. Made From Sunshine
2. The Connection Plan
3. Lanterna
4. Capitoline Venus
5. A Room With No Ceiling
6. Proper Jack Froster
7. Bats In The Belfry
8. Oak And Stone
9. Welcome To The Planet
Line up Big Big Train
David Longdon: voce / Greg Spawton: basso, tastiere, chitarre e cori / Nick D’Virgilio: batteria, percussioni, chitarre, cori / Rikard Sjöblom: chitarre, tastiere, cori
Ospiti: Carly Bryant: tastiere, chitarre, cori / Dave Foster: chitarre / Clare Lindley: violino, cori