Potete immaginare un album di Folk Indie Rock Blues ascoltabile e ispirato, con canzoni in inglese e in italiano, cantato dalla voce di Stan Marsh di South Park? No, non ho detto “con” la voce, ma “dalla” voce; sì, perché Davide Albano è un doppiatore noto soprattutto per le sue caratterizzazioni cartoon, ma parallelamente è un autore, musicista e cantante, e questo “This Order” su etichetta UMA Records/Sony Music Italy è il suo primo full-length. Black and Blue Radio, questo il nome del progetto, presenta un mix di energia e intimismo premiato da una voce notevole nell’estensione e che dimostra di saper evocare ed emozionare, oltre che recitare.
Le note di stampa riportano la testimonianza di Davide, che racconta di aver conquistato una consapevolezza diversa sperimentando anche con la lingua madre attraverso un viaggio frammentato lungo quattro anni, fra Roma, Milano, il Blues e il cantautorato, l’inglese e l’italiano, lo stop pandemico e la ripartenza. Black and Blue Radio ci presenta così le sue storie, e la sua storia recente, con una musicalità decisamente di stampo americano che spazia dal Rock schitarrato di matrice un po’ anni Novanta di “Weather Man” con il suo ritornello caratterizzato da un’impennata vocale e da un assolo stridente e ipersaturo, al piano Country di “Bruce”, ispirata ballata ciclica appoggiata su un letto di Hammond e arpeggio di chitarra, su cui la voce piena e ruvida di Davide arpeggia un canto d’amore per una… groupie? Ancora melodica la seguente “Just Like Water”che si apre a un arrangiamento pieno, con stacchi di archi, fiati e piano, mentre la chitarra tiene un bordone alla Edge preparando il ritornello corale cantato sull’ottava alta e l’intermezzo Pop Rock che si fonde poi con la voce.
In “Waits” non può essere casuale la citazione pianistica di “Riders of the Storm” anche se si tratta di uno stomper quattro quarti Blues elettrico, in cui la notevole voce di Davide tocca la nota più bassa dell’album e lancia prima un assolo distorto e poi un intermezzo che sa un po’ di Grunge ma è accattivante e ben scritto; come spesso succede in quest’album, che certo non è carente di scelte melodiche contagiose. “Black Rain” è Folk elettrico in tempo ternario che danza fra armonie vocali e lick di chitarra, con tanto di armonica suonata dallo stesso Davide. Molto ascoltabile ed emotivamente coinvolgente, forse troppo breve.
La chitarra effettata di “Lontano” è in linea con il resto dell’album ma Davide ci spiazza con il passaggio alla lingua italiana, che, malgrado il brano non perda in coerenza con il resto dell’album, rende diversa la sonorità della voce che forse è qui meno ruvida. La canzone è intima ma dinamica, e al cantato quasi mengoniano fa da contrappunto un obbligato di chitarra slide. Torniamo al Folk e al tempo ternario in “Mirror” con un brano sempre cantabile, gradevole, ben armonizzato e suonato con assoli di armonica. In “Travel” forse è presente l’esperienza autobiografica del viaggio interiore e geografico. Ci troviamo di fronte al brano più energetico dell’album, anche qui con archi sintetizzati e arrangiamento quasi in stile Arena Rock americano.
E qua arriva il brano che amo di più, perché malgrado sia quasi un divertissement e uno sfogo ironico e forse alcolico, trasuda Blues autentico, ha un irresistibile turnaround discendente Hard Blues e si sente che è scritto da chi il Blues lo ama davvero. Davide lo ha voluto cantare in italiano, trasportando con orgoglio il mood sul nostrano Po dall’americano Mississippi, e suonarlo con la sua Blues Harp in Si e con una chitarra che ricorda Stevie Ray Vaughan. Black and Blue Radio ci catapulta poi in una sorta di Brit-Pop con “It Will Be Nice”, altro toccante brano sotto i tre minuti.
L’album si conclude con un altro brano in italiano, la cui vocalità fa inevitabilmente venire in mente Vasco. Con lui Davide condivide anche la capacità di cantare il brano su due ottave diverse, anche se la sonorità della voce un po’ rotta sulle note acute fa più pensare ad Alberto Fortis. L’arrangiamento è made in USA, e la malinconica coda con vocalizzi si conclude in un urlato ostinato di chitarra elettrica che, fra le tante emozioni evocate da questo album, ci lascia con una nota di aspettativa e nostalgia, forse per costringerci a risentire daccapo questo viaggio umano che si fa ascoltare molto facilmente.
Articolo di Nicola Rovetta
Tracklist “This Order”
- Weather Man
- Bruce
- Just Like Water
- Waits
- Black Rain
- Lontano
- Mirror
- Travel
- Po/Missisippi Blues
- It Will Be Nice
- Vorrei
Black and Blue Radio online:
Website: https://sme.lnk.to/ThisOrder
Instagram: https://www.instagram.com/blackandblueradio/