“Phantasmagoria” è il titolo del nuovo album di Black Snake Moan, uscito il 25 ottobre per Teen Sound Records/La Tempesta Dischi International/Freecom e anticipato da “Lotus”, il primo singolo/video ufficiale. Capelli rossi, lunghi, barba incolta e baffi e un’attitudine che affonda le sue radici nel Blues e nella musica indiana rivisitati in una chiave del tutto personale, tra Psichedelia e il Rock lisergico. Ecco chi è Marco Contestabile che, in meno di due anni di attività e a soli 26 anni, ha all’attivo oltre cento concerti in tutta Europa.
“Phantasmagoria” non è semplicemente un disco, è un mantra sonoro in cui luce e ombra s’incontrano in un flusso di coscienza onirico e desertico capace di cullare e di trasportare lontano, in un etereo stato di sospensione. Un disco figlio di una vera e propria ossessione per la ricerca sonora: il risultato è un progetto dai tratti unici, nato nella terra etrusca di Tarquinia ma che sembra ispirata dalle sponde del Mississipi e dai vicoli dell’India più remota, dal Blues e dallo Stoner più viscerali che incontrano, sul palco come su disco, il sitar, la tampura, le chitarre a dodici corde, gli ipnotici tappeti sonori dei synth e la batteria, insieme per incrociarsi in un canto che ha del sacro. Nessuna base, un universo sonoro vivo in cui ogni dettaglio ha un posto e un senso unici.
Amo la contaminazione strumentale della musica tradizionale nel Rock, sin dall’ingresso del sitar in “Rubber Soul”; era il 1965, la World Music non esisteva, esistevano però già i geni musicali, che con sensibilità e intelligenza ampliavano i propri orizzonti creativi e tecnici. Ecco, però non è cosa semplice, e spesso questi tentativi si sono rivelati nel tempo pastiche, forzature, cose musicali con poco senso ed equilibrio. Marco Contestabile ci riesce, miscelando la ricerca e lo studio in maniera sapiente e profondamente umile, senza l’arroganza del musicista tecnicamente esperto.
One man band atipico, con diverse connotazioni artistiche di riferimento, quello di Marco Contestabile è un progetto a metà tra l’evocazione sonora e quella spirituale. L’approccio sperimentale e ammaliante con cui Black Snake Moan si esibisce, destreggiandosi contemporaneamente con batteria, chitarra e voce, ha trovato riscontro anche in termini di importanti riconoscimenti, come le vittorie conseguite nelle edizioni 2017 dei concorsi di Arezzo Wave e del MEI SuperStage, i molti live nel paese e gli oltre novanta live europei, o la partecipazione allo Sziget Festival.
Articolo di Francesca Cecconi
Track list “Phantasmagoria”
- Lotus
- Endless Sun
- Phantasmagoria
- Kaleido
- Lost (Kingdom of Rain)
- Daylight
- Coral
- Sweet Lie
- Night of Stone