I BLUT annunciano l’uscita del nuovo album “Hermeneutics” il 29 maggio 2020 su AUSR in tutti i digital stores. Ad anticipare l’album è stato il brano “The Magicians”, secondo nella track list di questo lavoro dal sapore decisamente industrial-gotico.
Se mi chiedessero di associare un aggettivo a questo album la parola che mi viene in mente è senza dubbio “atipico”. Non c’è altra parola che meglio si adatta a “Hermeneutics” a partire dalla sua durata, di oltre un’ora per la bellezza di 22 brani, alla musica, al cantato, alla sua strutturazione, tutto è insolito in questo lavoro dei Blut, ma questo si può dedurre già dal titolo che gli è stato assegnato, in italiano Ermeneutica, termine che indica l’interpretazione degli antichi testi, soprattutto di tipo religioso, ma il cui significato si estende fino a voler identificare l’interpretazione dell’intera esistenza umana.
Ascoltare “Hermeneutics” è un po’ come immergersi in un bel thriller, di quelli dove niente è come sembra, che fanno continuamente cambiare idea capitolo dopo capitolo e, man mano che la trama viene dipanata, le cose si fanno sempre più chiare fino alla comprensione della verità nell’atto finale. Brano dopo brano, nel nostro caso, infatti si ha la sensazione che quello che sembrava di aver capito fino a un attimo prima sia decisamente da rivedere, ci pare di aver colto l’essenza dell’album che si riterrà di aver chiara solo durante le note finali di “The World”, salvo poi restare con il dubbio che sia stata solo un’illusione e quindi si vorrà ascoltarlo di nuovo, cercando di avere una mente più aperta e giudicare l’ultima opera dei Blut senza preconcetti. Solo allora si potrà davvero affermare di aver capito Hermeneutics.
Ogni dettaglio di questo album è un elogio all’arte e nasconde una piccola sorpresa. La copertina per esempio è stata disegnata da Giulio Rincione, fumettista che vanta collaborazioni con la Bonelli (Dylan Dog) e con la Walt Disney Company. L’album inoltre è stato anticipato dall’uscita di un libro omonimo (disponibile su Amazon), scritto da Alessandro Schümperlin, cantante e compositore della band, che vede i membri dei Blut come i protagonisti di un’avventura in pieno stile steampunk, ambientata in una Torino alternativa.
Anche il numero dei brani nasconde un segreto, non è infatti dettato dal caso (niente lo è in “Hermeneutics”) visto che ogni canzone rappresenta uno dei 22 arcani maggiori dei Tarocchi, ognuna è la manifestazione del volere di ciascuna carta, ciò che essa concede e determina nella nostra esistenza. Ma non finisce qui, i Blut hanno infatti deciso di far realizzare un mazzo di carte personalizzato, in edizione limitata, raffigurante gli arcani maggiori con i membri della band come protagonisti delle illustrazioni. Le due voci maschile e femminile interpretano ciascuna carta come un personaggio sul palcoscenico variegato e sorprendente che è la Vita.
Insomma, “Hermeneutics” non è semplicemente un album, è un concept che porta lo spettatore in una dimensione superiore, attraverso un viaggio nella mente, un sentiero fra i tarocchi alla scoperta della spiritualità umana, dei sogni e della sete di conoscenza sulla vita, la morte e le emozioni.
Articolo di Cristina Giacomelli
Track list “Hermeneutics”
- 0 The Fool
- I The Magician
- II The High Priestess
- III The Empress
- IV The Emperor
- V The Hierophant
- VI The Lovers
- VII The Chariot
- VIII The Strength
- IX The Hermit
- X The Wheel of Fortune
- XI The Justice
- XII The Hanged
- XIII
- XIV The Temperance
- XV The Devil
- XVI The Tower
- XVII The Stars
- XVIII The Moon
- XIX The Sun
- XX The Judgement
- XXI The World
Line up BLUT: Alessandro Schümperlin Vocals, backing vocals, programming / Chiara Manese Vocals, backing vocals / Stefano Corona Drums machine, loops, synth / Marco Borghi Guitars