Capita a volte che ti arrivi tra le mani il disco di una band di cui non hai mai sentito il nome … e la meraviglia aumenta quando scopri che è attiva dalla metà degli anni ’80 con un album “Love & Hope & Sex & Dreams”, prodotto niente meno che da T Bomne Burnett. 40 anni di carriera che hanno regalato ai BoDeans ed al suo leader Kurt Neumann fama e successo in America e tour di spalla a U2, Bob Dylan, Paul Simon, Tom Petty, The Pretenders e David Bowie. La curiosità di ascoltare “4 The Last Time”, fuori il 24 giugno 2022 su Free & Alive Records, quindi sale esponenzialmente così come il leggero senso di colpa per non aver avuto l’opportunità di ascoltarli prima.
Mentre scrivo queste righe lo sto ancora ascoltando cercando di capire perché malgrado tutto suoni giusto e perfetto, non riesca ad emozionarmi come avrei sperato. Gli ingredienti ci sono tutti: un sound perfettamente bilanciato tra Pop e Rock, con le chitarre sempre in bella evidenza a dialogare con gli arrangiamenti di tastiera, con reminiscenze degli Heartbreaker – “A Little More Time” espressamente dedicata da Kurt a Tom Petty, suo eroe fin da quando aveva 15 anni – e di Springsteen del periodo “Tunnel Of Love” – a voi lettori decidere se questo sia un pregio o un difetto – nella lenta title track.
E se “I’m A Mess” ha nel suo DNA l’aspirazione al singolo, altre canzoni scivolano via senza colpire, perfette colonne sonore per Grey’s Anatomy o qualche altra serie melodrammatica finto realista. Anche “Anyone But You” che vorrebbe essere epica, è come trattenuta, frenata, quasi come se la band avesse paura di risultare troppo rumorosa… ed è un peccato perché forse se fossero meno imbrigliata, i BoDeans risulterebbero più interessanti e coinvolgenti.
Articolo di Jacopo Meille
Tracklist “4 The Last Time”
1. Loved
2. Ya Gotta Go Crazy
3. Pressure Queen
4. I’m a Mess
5. Come Along Way
6. 4 the Last Time
7. A Little More Time
8. Anyone but You
9. How to Say Goodbye
10. Don’t Be Long