22/12/2024

Vinicio Capossela, Mantova

22/12/2024

PFM, Marsala

22/12/2024

Quintorigo e John De Leo, Conversano (BA)

22/12/2024

Painted Vein, Modena

22/12/2024

Justin Adams & Mauro Durante, Melpignano (LE)

22/12/2024

The Molotovs, Bologna

22/12/2024

Antonella Ruggiero, Milano

25/12/2024

Vinicio Capossela, Taneto di Gattatico (RE)

26/12/2024

Vinicio Capossela, Taneto di Gattatico (RE)

27/12/2024

Fast Animals And Slow Kids, Napoli

27/12/2024

Edoardo Bennato, Roma

27/12/2024

Quintorigo e John De Leo, Torino

Agenda

Scopri tutti
Boston Manor

Boston Manor “Desperate Times Desperate Pleasure”

Un ep la cui bellezza è inversamente proporzionale alla sua durata

Tornano i Boston Manor con l’ep di 5 pezzi “Desperate Times Desperate Pleasures, pubblicato su Sharptone Records il 29 ottobre 2021 a distanza di un anno e mezzo dall’album “Glue”. II quintetto di Blackpool ci sorprende con questo lavoro ristretto nei tempi ma ampio nel proprio spettro di colori e possibilità sonore. Pesante eppure pregno di melodia, un lavoro solo apparentemente di facile lettura. I Boston Manor sono alla ricerca del loro suono e forse ci riescono con una ventina di minuti di musica che racchiude un ottimo songwriting unito a un lavoro di studio, in precedenza mai così minuzioso.

L’apertura del singolo “Carbon Mono” ci regala l’episodio più energico e dark della raccolta, un oscuro Rock venato da synth pesanti e industriali, mentre “Algorithm” sposta l’ago della bilancia verso la performance vocale di Henry Cox, che incarta il pezzo in una attraente confezione melodica che neanche le chitarre riescono a scalfire. La title track “Desperate Times Desperate Pleasure” conferma la facilità con la quale i Boston Manor si destreggiano abilmente nell’arte di saper confezionare il singolo perfetto, incastonando in un tappeto di chitarre una brillante melodia pop.

Sono le ultime due tracce che fanno calare un velo di malessere e velata tristezza che seppur espresso elegantemente, ci riporta a una realtà cruda e ineluttabile della quale questo ep è conseguenza. Il tentativo di esorcizzare una condizione avversa che ci sovrasta è ben presente nella intensa “I Don’t Like People (& They Don’t Like Me)” dove una sezione ritmica positivamente presente cerca di contrastare un atmosfera sinistra e malata.

La conclusiva e notturna “Let The Right One In”, pur nella sua drammaticità, apre alla speranza e al desiderio di alzare la testa e volgere uno sguardo verso orizzonti più luminosi, sprazzi di potenza eruttano come lava incandescente destinata a coprire per sempre i cattivi ricordi.

“Desperate Times Desperate Plasure” è un lavoro la cui bellezza è inversamente proporzionale alla sua durata, un disco più che mai figlio dei tempi che stiamo vivendo, al quale, in un prossimo futuro, si guarderà così come a molte altre opere pubblicate in questo periodo, come a pezzi di memoria e di testimonianza di un mondo che ha sì subito ma che non si è voluto arrendere.

Articolo di Andrea Bartolini

Track list “Desperate Times Desperate Pleasures”

  1. Carbon Mono
  2. Algorithm
  3. Desperate Times DesperaTE Pleasure”
  4. I Don’t Like People (& They Don’t Like Me)”
  5. Let The Right One In

Line up Boston Manor

Henry Cox – Vocals / Mike Cunniff – Guitars / Ash Wilson – Guitars / Dan Cunniff – Bass / Jordan Pugh – Drums

© Riproduzione vietata

Iscriviti alla newsletter

Condividi il post!