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Boys From Heaven

Boys From Heaven “The Great Discovery”

Un album meravigliosamente scritto, suonato e prodotto che non può che portare meritatamente lontano questi giovani musicisti

Boys From Heaven da Copenhagen hanno pubblicato il 23 ottobre 2020 su Target Records il loro album di debutto intitolato “The Great Discovery”, a tre anni di distanza dal loro ep “No way! But Anyway” che li aveva messi sotto le luci dei riflettori. Da allora la band danese ha ripagato l’attenzione guadagnata suonando in lungo e in largo, aprendo per acts più importanti e partecipando a molti festival fino ad arrivare alla pubblicazione del primo atteso album.

Diciamo subito e lo facciamo generalizzando un poco che si tratta di una band AOR e ben consci delle mille sfumature che in questa definizione si possono rilevare. Diciamo che i Boys From Heaven si collocano in quella parte di AOR band che si muovono su territori meno pomp/progressive, più duri dei Toto e meno rock’n’roll dei Foreigner, con quel lirismo che è proprio di band come Journey e Styx, per citare i nomi più altisonanti.

Quello che risalta in questa band di musicisti molto giovani è una spiccata eleganza nella scrittura e negli arrangiamenti. I pezzi sono tutti potenziali hit radiofonici che risultano immediatamente godibili, melodici ma mai zuccherosi, raffinati ma mai pretenziosi, rock ma mai eccessivi. Il primo pezzo “Green Fields” preceduto dall’intro “The Ascent” parte con un riff di sax che ci introduce a uno shuffle accentato che sorregge una voce convincente e una bella linea melodica, che fra cambi di tempo cede il finale a un bel solo di chitarra.

La seguente “Sunshine Soul” si muove sugli stessi registri, dando solo una impronta ritmica più accentuata mentre “Burning Like A Flame” ci stende con il suo mid-tempo e una grande parte vocale, un pezzo con un grande equilibrio fra la struttura ritmica e le varie parti strumentali che ti farebbe pensare a una band più navigata, mentre qui abbiamo a che fare con un gruppo i cui musicisti sono per lo più ancora nei loro vent’anni.

Non ci sono cedimenti di tensione neanche quando la band si concede una ballad come “Fool’s Hope” e poi lancia un sax a introdurre il groove di “Movin’ On”, grande tiro e ritornello, con il sassofono insistentemente sugli scudi.

La doppietta di “Memory” e “Convictions” inframezzate dal brevissimo “Only Child” è materiale da top 40 in USA. L’ultima parte di questo ottimo “The Great Discovery” si regge sulle ottime “Old Day”, altro potenziale hit, e la trascinante “Don’t You Cry” alle quali segue l’intenso mid-tempo dal sapore blues di “Worlds Apart” e la conclusiva, in odore di Boston, “Smile”.

Un album meravigliosamente scritto, suonato e prodotto che non può che portare meritatamente lontano questi giovani musicisti, ci sono i mezzi e il talento oltre al gusto e a un suono senza epoca capace di entusiasmare tanto i giovani quanto i più navigati aficionados di questo genere.

Articolo di Andrea Bartolini

Track list “The Great Discovery”

  1. The Ascent
  2. Green Fields
  3. Sunshine Soul
  4. Burning Like A Flame
  5. A Fool’s Hope
  6. Keep On Movin’
  7. Memory
  8. Only Child
  9. Convictions
  10. Old Days
  11. Don’t You Cry
  12. Worlds Apart
  13. Smile

Line up Boys From Heaven

Mads Noyé: keyboards
Mads Schaumann: guitar, vocals
Søren Viig: drums
Morten Bille: bass (permanent member)
Chris Catton: lead vocals
Esben Christensen: guitar
Jonas Klintström Larsen: saxophone
Andreas Valentin Berg: bass, vocals (on the album)

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