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Burning Darkness “Dödens Makt”

Le sonorità black metal classicamente svedesi vanno a sposarsi con massicci inserimenti sinfonici e sfumature al limite del Melodic Death Metal

La vena melodica è sempre stata una caratteristica peculiare di una certa fetta del Black Metal svedese. Non si allontanano appunto da questa categoria i Burning Darkness, combo di cinque elementi formatosi nel 1999 a Stoccolma, città già da metà anni ‘80 estremamente ricca per quanto riguarda il patrimonio di Metal estremo.

Con questo secondo lavoro in studio dal titolo “Dodens Makt”, fuori il 2 luglio 2021, le sonorità black metal classicamente svedesi vanno a sposarsi con massicci inserimenti sinfonici e sfumature (altrettanto classicamente svedesi) al limite del Melodic Death Metal. Tutto funziona alla grande, complice un’equalizzazione cristallina, che valorizza le parti melodiche delle composizioni di questo gruppo senza però svilirne i connotati più aggressivi. Certo, le sonorità più crude del Black Metal anni ‘90 sono lontane anni luce, ma allo stesso tempo un disco del genere può essere considerato un ottimo antipasto atto a catapultare un neofita in direzione della rinomata oscurità musicale scandinava.

Per essere un gruppo dedito alla frangia più “morbida” del Black Metal, i Burning Darkness aprono questo disco con una doppietta di tutto rispetto nel campo dell’aggressione canonica del genere in questione: le iniziali “Muspelhems Vrede” e “Sulphurous Wrath” sono due assalti senza freno che solo saltuariamente (e con grande gusto) vanno a inserire coloriture e riff più aperti e inclini alla melodia.

Stesso plauso, ma per motivi diametralmente opposti, va alla traccia “Chiropteran Demon”, ibrido interessantissimo fra gruppi come Naglfar e Insomnium: in questo caso a brillare è la composizione più influenzata da una certa branca del Melodic Death Metal, inevitabilmente figlia di un disco importantissimo come “Slaughter of The Soul” dei padri del Melodic Death nordico At The Gates. Tuttavia, per quanto i riferimenti a certi gruppi siano pressoché inequivocabili, i Burning Darkness riescono a concepire un prodotto artistico e musicale molto personale: i continui cambi fra riff, l’ottimo gioco di voce “scream” e “growl” che enfatizza le variazioni nel ritmo dei brani e una sezione ritmica che, per quanto standard del genere, nulla toglie alla resa finale di questo disco, andando anzi a creare una solida base sulla quale le chitarre possono sfoderare riff affilati e gelidi di grande impatto.

In conclusione un disco onesto, ottimo passo in avanti rispetto a quello di debutto (“The Angel of Light”, rilasciato nel 2017) e che posiziona i Burning Darkness sulla giusta rotta per un terzo disco di altissimo livello. Certe scelte musicali sembrano a volte troppo figlie di gruppi e idee già in giro (si veda la recente svolta artistica dei Dark Funeral o certi passaggi che strizzano l’occhio a “In Sorte Diaboli dei Dimmu Borgir), ma per essere soltanto il secondo lavoro in studio del gruppo siamo di fronte a un progetto molto interessante, specialmente in previsione di quella gelida oscurità che i Burning Darkness potranno riuscire a scatenare negli anni a venire.

Articolo di Lorenzo Bini

Tracklist “Dodens Makt”

  1. Muspelhems Vrede
  2. Sulphurous Wrath
  3. Chiropteran Demon
  4. She Who Dwells Beyond The Branches
  5. Neonaticide
  6. Draugr
  7. In The Shadow of Webbed Wings
  8. Dödens Makt Är Stor

Line up Burning Darkness

Nemgrá – Batteria / Per Kolderup Finstad – Voce / Daniel Wennersten – Chitarra  / GhiauR – Chitarra / Severin Gottsén – Basso

Burning Darkness online:
https://www.facebook.com/burningdarknesswe/
https://www.instagram.com/burningdarknessofficial/
https://youtube.com/user/BurningDarknesswe

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