Il Rock’n’Roll è anzitutto attitudine. Da quando è nato negli anni ’40/’50 ha sempre avuto il ruolo di mostrare al pubblico un modo diverso di intendere la musica rispetto alla linea imperante nel mainstream, e i Carver Commodore, sin dal loro esordio datato 2019, hanno preso con fierezza questa bandiera facendosi alfieri di un Rock portatore di messaggi positivi ed energia vitale. Il nuovo ep autoprodotto “Too Much”, fuori dal 27 maggio su tutte le piattaforme, ribadisce questa linea d’azione comprimendo tutto nell’arco di cinque canzoni.
Ciò che convince dei Carver Commodore, benché non rappresenti nulla di originale, è la capacità di combinare le personali influenze lasciandole ben evidenti creando però qualcosa di unico e riconoscibile. In questo è fondamentale il lavoro di Payton Pruitt che con i suoi giri di basso e la sua voce dà coesione al resto delle componenti.
Nella musica dei Carver Commodore si possono notare il Neo Garage di band come The Hives, il Pop Rock psichedelico simil-Modest Mouse – tutte le distorsioni vocali vengono da lì – il Dance Rock dei Block Party e tanto, tantissimo Rock Blues, influenza che si palesa nei brani Jeff Garlin e Devil May Care. Con “Too Much?” la band continua quindi nel suo percorso personale e rappresenta un ottimo esempio di il Rock’n’Roll contemporaneo.
Articolo di Giorgio Cappai
Tracklist “Too Much?”
- Jeff Garlin
- Good Idea
- They Don’t Know
- Something Okay?
- Devil May Care
Line Up Carver Commodore: Payton Pruitt, Phillip Blevins, Noah Freeman, Clayton Christopher, & David Smith Jr.
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