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CCCP “Gran Galà Punkettone” live

Il primo concerto, dopo decenni, con la formazione originale presente sul palco

Il 28 marzo 2025 i CCCP pubblicano il live “Gran Galà Punkettone” – in CD + DVD, LP + DVD, BOX CD + LP + DVD con booklet, limited edition LP in vinile crystal – la fedele registrazione del loro ritorno dal vivo, e cioè il primo concerto, dopo decenni, con la formazione originale presente sul palco, e con l’aggiunta di una super band, formata da musicisti che fecero parte degli Üstmamò. Un ritorno che, all’epoca, doveva essere una data unica, poi bissata, e poi, per gemmazione, sono arrivate le tre serate a Berlino, il tour nell’estate del 2024 e, a breve, la nuova “Ultima Chiamata” (così il nome dell’imminente ultima tournée, ma si vedrà…).

Chi c’era a Reggio Emilia il 22 ottobre, seconda data (la prima il giorno precedente) ricorda perfettamente tre fatti (noi sì, il nostro report).  Il primo, l’emozione nel sentire le note della chitarra di Massimo Zamboni, che ha introdotto “Annarella”, ultima canzone dei CCCP, e la prima suonata, dopo anni, dal vivo in questo ritorno live al Valli. Legata a questa, l’entrata, dal pubblico, di Ferretti e Giudici, un vero ritorno in scena fra quel pubblico che, nei decenni trascorsi, mai li aveva dimenticati. Tutto questo, nel disco, c’è, e si sente bene, anche se l’effetto live non è così marcato come succedeva nelle registrazioni di un tempo. In sintesi, il pubblico si sente poco…

Il secondo, l’esecuzione di “Emilia Paranoica”. Di certo la migliore in assoluto. Completa, ricca, piena di suoni, non più punk, ma una vera canzone rock potente, in stile “Kashmir” dei Led Zeppelin. Anche Jimmy Page, in un’intervista recente, ha ricordato come il giro di accordi, e la struttura musicale del brano degli Zeppelin, consentiva e consente di aggiungere tutto quello che si poteva, e si voleva. Qui, in questo ritorno live di “Emilia Paranoica”, viene superata la bella esecuzione dei C.S.I. in “Maciste contro tutti”. Non solo, un poco di pesca anche negli omaggi fatti negli anni, perché in questa versione live risuona un poco di quello che anche Vasco Brondi ha fatto qualche anno fa, rimaneggiando il brano. Insomma, fra i motivi per i quali acquistare questa testimonianza c’è di certo quello di ascoltare la vera reincarnazione di un brano iconico, non tanto una suite, come ebbe a raccontare Andrea Scanzi, tagliato nella versione dell’album (ma presente nel DVD), quanto la canzone mai finita, e in continuo divenire, di una band che aveva fatto, all’epoca, delle sue esibizioni live il vero terreno di lotta e di confronto con il mondo musicale, e con il suo pubblico.

Il terzo, il finale di “Amandoti”, con l’abbraccio spontaneo, la prima sera, fra Ferretti e Zamboni, a chiusura di tante parole e chiacchiere. Nel disco l’esecuzione è quella della seconda serata, ma poco importa. Le emozioni sono le stesse, grazie alla voce di Ferretti, e al violino di Bonicelli.

In aggiunta c’è poco da dire, se non che, riascoltando il tutto, emergono chiare sia l’emozione generale che ha invaso il pubblico, sia quella dei musicisti. Quell’emozione che nel tour estivo è poi mancata, dato che è subentrato il mestiere. Al Valli, invece, la forza emotiva c’era, ed è stata ben catturata nel disco, anche grazie nelle leggere sbavature che rendono il tutto epico. Non solo, il repertorio è stato rimaneggiato, ancora non era cristallizzato nel suono dei nuovi CCCP. La maggior evidenza è l’aggiunta delle percussioni, suoni che in origine erano assenti, perché quasi sempre generati da una drum machine, o comunque non determinanti per il mood della band. Emerge chiaro che si era messo insieme uno spettacolo figlio delle esperienze dei tour da solista dei vari componenti della band, soprattutto di Ferretti. Il sound era così meno punk, più rock e indie, e rimandava, nei brani lenti, al mondo sonoro di “A Cuor Contento”, il progetto in solitario di Ferretti che è stato però inserito, qua e là, e neppure in modo troppo nascosto, in queste nove esecuzioni. 

Il risultato è comunque un unicum, come lo fu per le varie evoluzioni della band, da “Maciste contro tutti” a “Montesole 29 giugno 2001”. Un unicum sonoro che si è poi comunque perso nel tour estivo, dove il mestiere, si diceva, è diventato predominante.

Infine, ultima nota di grande merito. A conti fatti, ascoltato il tutto su disco, emerge chiaro che la vera suite proposta dai CCCP sia in realtà “Radio Kabul”, brano che convoglia al suo interno sonorità mediterranee, strumenti vari, magma sonoro ben definito, con un apparato ritmico sontuoso, quasi più che in “Emilia Paranoica”. Senza dimenticare le parole rimaneggiate e riviste (qua e la anche negli altri testi, ma qui sono davvero importanti). Qui c’è la maggior parte di aggiunte al testo fatte da Ferretti, quelle che erano attese da tutti, per capire se davvero i CCCP erano tornati solo per far presenza, o per dire qualcosa di nuovo. 

In queste nove tracce c’è tutto quello che serve sentire, ed è un bene, a conti fatti, che sia uscito proprio questo disco come primo (si spera) tassello live del ritorno in scena. Ci sarà la messa su disco anche dei tre concerti di Berlino? Uscirà un vero disco concerto preso dai due (forse) ultimi tour? Non è dato sapere, o meglio, ciò che deve accadere, accadrà.  Per ora, c’è questa ottima testimonianza live, dove l’evoluzione della band, figlia delle esperienze che i quattro hanno fatto nel corso degli anni, è chiara e cristallina, e consegnata alla storia. Come doveva essere, e come è. 

Articolo di Luca Cremonesi

Track list “Gran Galà Punkettone”

  1. Annarella
  2. Sibilla
  3. Morire
  4. Oh! Battagliero
  5. Stati Di Agitazione
  6. Libera Me Domine
  7. Emilia Paranoica
  8. Radio Kabul
  9. Amandoti

Tutti i nostri articoli sui CCCP: https://www.rocknation.it/?s=CCCP

Line up CCCP: Giovanni Lindo Ferretti voce / Massimo Zamboni chitarre / Annarella Giudici e Danilo Fatur performer / Luca Rossi basso / Simone Filippi chitarra / Ezio Bonicelli violino / Simone Beneventi percussioni / Gabriele Genta percussioni

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