Dopo anni di lavoro e svariate session di registrazione a giro per il mondo, il talento vocale tutto Italiano di Chris Catena, al secolo Christian Francesconi, esplode nel suo nuovo progetto Chris Catena’s Rock City Tribe pubblicando l’album “Truth In Unity”, per la statunitense Grooveyard. Un lavoro svolto in collaborazione con il chitarrista Janne Stark, che si avvale di un cast stellare di musicisti al servizio di un’opera di 15 brani. Un repertorio che ci trasporta direttamente nel periodo d’oro dell’Hard Rock, quello dei ’70 e anche degli ’80.
L’album è preceduto dal singolo e video “Angel City”, un torrido Hard Rock venato di Funk, dove la sezione ritmica firmata da Matt Starr alla batteria e dal bassista dei Mother’s Finest Wyzard lascia decisamente il segno. Gran ritornello, gran singolo.
Incredibile la carrellata di nomi altisonanti che compare in questi brani. Gente che ha fatto la storia del genere e che contribuisce a rendere “Truth In Unity” un album che sicuramente troverà facilmente un suo spazio per la qualità dei pezzi e della produzione. Una line up che comprende Paul Shortino, Greg Chaisson e Brian Tichy anima la seconda traccia “The Trickster”, trascinante e guidata dalla doppia prova vocale di Catena e Shortino.
La seguente e più cadenzata “Down In The Black” vede alla batteria Troy Lucchetta dei Tesla e il sempre in forma John Sloman alla voce. Un pezzo potente e fluido che scorre via non dopo averci fatto apprezzare l’incredibile lavoro chitarristico di Stark, Tony Arcuri e Leonardo Porcheddu. In “Motorciry Killers”, un altro hard rock molto groovy e dall’ottimo ritornello, spetta a Giacomo Castellano far cantare la sua chitarra coadiuvato da un grande Neil Murray al basso e Dizzy Reed alle tastiere.
La collaudata coppia Carmine Appice/Tony Franklin spicca in “The Seventh Son”: un bel pezzo dove Catena unisce la sua ugola a quella di Bobby Kimball, con Pat Travers alla sei corde. “Get Ready” mette dentro qualche spunto dal gusto southern e un bel ritornello corale e accattivante. “My Angel” invece è una ballata interamente scritta da Janne Stark dinamica e sofferta con una ottima prova vocale di Chris Catena.
L’album prosegue sui binari di un Hard Rock di assoluta qualità. La vena compositiva rimane su livelli decisamente alti per tutta la durata dell’album, che con composizioni come “Still A Fool” con la chitarra di Kee Marcello o “Who Knew” con Chuck Wright e Jimmy Crespo si candida a diventare un assoluto must per i cultori del genere.
Si continua con un ottima “Livin Wreck” con Nick West al basso e il cantante dei 220 Volt Peter Hermansson. A seguire “Round The Bend” con Joel Hoeckstra direttamente dai Whitesnake e James LoMenzo al basso ancora con Mike Starr che suona la batteria come nella maggior parte dei pezzi contenuti in questo lavoro.
“Fall Of Our heroes” è un mid tempo incisivo e potente dal bel ritornello e con i talenti chitarristici di Paul Audia e Doug Aldrich. “Freedom” invece spinge ancora sul pedale del funk, scritta da Francesco Marras e Chris Catena, vede l’impareggiabile Stu Hamm al basso e un indovinato arrangiamento di sax che ci riporta direttamente agli anni settanta, grandissimo pezzo.
Ci avviciniamo alla conclusione di questo ottimo lavoro con l’unico cover, direttamente dal catalogo dei Mountain arriva “Theme For An Imaginary Western”. La bellezza di questo classico brilla ancora una volta per mano di Catena che si avvale del contributo chitarristico del leggendario Dick Wagner.
Il compito di chiudere il disco spetta a una epica “Ridin’ The Freebird Highway”. Un pezzo dinamico e maestoso che cresce di intensità attraverso un ritornello corale per poi esplodere in una cavalcata guidata dalle chitarre di Janne Stark con l’apporto di Freddie Salem ex Outlaws e Tracii Guns, c’è poi ancora spazio per le voci prima di gettarsi nuovamente in una corsa sfrenata dove le chitarre si rincorrono nuovamente negli ultimi due minuti a disposizione, non poteva esserci un modo migliore di chiudere un album del genere.
Se amate l’Hard Rock e se amate un certo Hard Rock di stampo classico, dove quando serve, la classe strumentale sa essere protagonista, investite tranquillamente in questo “Truth In Unity” non ve ne pentirete.
Articolo di Andrea Bartolini
Track list “Truth In Unity”
- Angel City – Rowan Robertson, Stevie Salas – Lead guitar
- The Trickster – Bumblefoot – Lead Guitar
- Down In The Black – Leonardo Porcheddu, Tony Arcuri – Lead guitar
- Motorcycle Killers – Giacomo Castellano – Lead guitar / Dizzy Reed – Keyboards
- The Seventh Son – Pat Travers, Toby Wilson – Lead guitar
- Get Ready – Toby Wilson – Slide guitar, dobro / Janne Stark – Bass
- My Angel – Eric Ragno – Keyboards / Oz Fox, paul Audia, Scotti Hill – Lead guitar
- Still A Fool – Kee Marcello – Lead guitar / Jimmy Bax – Keyboards
- Who Knew – Blues Saraceno, Jimmy Crespo – Lead Guitar
- Livin’ Wreck – Rowan Robertson – Lead Guitar
- Round The Bend – Damon Johnson, Joel Hoekstra – Lead Guitar
- Fall Of Our Heroes – Doug Aldrich – Lead Guityar
- Freedom – Francescxo Marras, Leonardo Porcheddu – Lead guitar
- Theme For A Imaginary Western – Dick Wagner, Matt Filippini, Toby Wilson – Lead guitar
- Ridin’ The Freebird Highway – Janne Stark – Bass / Freddie Salem, Tracii Guns – Lead Guitar
Line up Chris Catena’s Rock City Tribe
Lead vocals, percussion – Chris Catena
Guitars – Janne Stark
Bass – Chuck Wright, Greg Chaisson; James LoMenzo, Ken Sandlin, Neil Murray, Nick West, Sean McNabb, Stuart Hamm, Tony Franklin, Wyzard
Drums – Antonio Aronne, Bryan Tichy, Carlo Jaccarino, Carmine Appice, Matt Starr, Mauro Giannini, Troy Lucchetta
Keyboards – David Spurio
Lead vocals – Paul Shortino, Bobby Kimball, John Sloman, Peter Hermansson