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Curses “Another Heaven”

Per i nostalgici degli anni ’80 questo album è un vero e proprio gioiello

Il Goth Punk di Curses è tornato con un nuovo elettrizzante album, “Another Heaven”, fuori il 25 ottobre per Italians Do It Better. Per i nostalgici degli anni ’80 questo album è un vero e proprio gioiello: riporta in vita una sonorità e un’estetica ben definite, ma mai banali grazie a un fine lavoro di modernizzazione che caratterizza il progetto. Con “Another Heaven”, Curses crea un nuovo immaginario del Goth tra il passato e il futuro, guidandoci in un mare di ballabile malinconia.  

Curses, nome d’arte di Luca Venezia, rievoca l’era del New Wave e del Post-Punk melodico, che si intrecciano con un’Elettronica vibrante e ricca di bassi. L’album è come una festa nell’aldilà, una danza nostalgica che scuote gli animi di chi ascolta. Questa fusione di elementi definisce Curses, in grado di affascinare tanto i nuovi ascoltatori quanto i veterani del genere.

Si entra nel vivo con “Caviar”, brano di apertura dal ritmo sostenuto e avvolgente e dalla melodia dolcemente cupa, oscura ma romantica. È un’atmosfera – o meglio, una sensazione – che accompagnerà l’ascoltatore per il resto dell’album. Che tu lo voglia o no, Curses smuove qualcosa nell’anima, evoca una viscerale ipocondria che ti si incolla addosso. La sua voce, inneggiante a un Ian Curtis o a un Morrissey, ti trascina verso il fondo, profonda e avvolgente, senza mai riportarti a galla.

Ci sono diversi elementi e influenze che differenziano le tracce dell’album: “Like Porcelain” aggiunge qualche elemento noise, il basso di “Elegant Death” esplode in un’ondata di New Wave dalla forte carica emotiva. “H2SG”, uno dei singoli dell’album, vira più verso il Pop elettronico, lasciando però attorno a sé un’aura di riverbero di chitarre e sintetizzatori spiccatamente Dark Wave. Il featuring con Skelesys, “Vanish”, comprende elementi ritmici tipici della dance anni ‘80, mentre le vocalità angeliche di Marie Davidson si manifestano nell’etereo “Helium”, l’ultimo brano dell’album.

Questo album segna un’evoluzione rispetto ai lavori precedenti: si sposta su un’aura post-punk, pur conservando una predominante parte elettronica. Potrebbe essere considerato il perfetto mix tra il mood oscuro di “Incarnadine” e l’energica Club Music dell’ultimo album “Next Wave Acid Punx DEUX”. Quello di “Another Heaven” è un genere del tutto riconoscibile e riconducibile a un tempo passato molto preciso, che Curses eleva a un nuovo sound estremamente raffinato. È un album che lascia un retrogusto triste, nostalgico, che ti atterra e poi ti riporta su per farti ballare. È una celebrazione del cuore spezzato, la romanticizzazione della malinconia, un invito a trovare la bellezza nelle ferite più profonde.

Articolo di Marta Mazzeo

Tracklist “Another Heaven”:

  1. Caviar
  2. Another Heaven
  3. Heart & Cane
  4. Like Porcelain 
  5. Echoes
  6. Elegant Death
  7. HS2G
  8. Vanish feat. Skelesys
  9. Helium feat. Marie Davidson

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