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Dark Quarterer

Dark Quarterer “Pompei”

Sarebbe bello fare un test: far ascoltare questo disco senza dire il nome della band

Sarebbe bello fare un test: far ascoltare questo disco senza dire il nome della band. E questo non perché i Dark Quarterer non abbiano un sound unico e inconfondibile, tutt’altro, ma per dimostrare che, anche senza la loro “storia”, “Pompei” è un album che lascia il segno.

Per questo disco infatti, uscito a novembre 2020 su etichetta Cruz Del Sur, i Dark Quarterer hanno deciso di alzare la posta, sia dal punto di vista compositivo che sonoro. La produzione è potentissima e competitiva, pronta a gareggiare con le produzioni tedesche e americane, così da andare incontro agli orecchi delle nuove generazioni ormai abituate a un preciso standard sonoro, e poco avvezzi, ahimè per loro, a guardare e ascoltare “oltre”.

L’idea di raccontare gli ultimi giorni di vita di Pompei, utilizzando il libro di Piero Angela, “Gli ultimi giorni di Pompei” come fonte principale per lo sviluppo narrativo dei testi, ben si abbina al piglio epico e drammatico della musica. La possibilità di raccontare l’eruzione del Vesuvio da più punti di vista ha dato libero sfogo alla band di mostrare ogni aspetto della propria personalità. Le sei composizioni sono veri e propri quadri sonoro/narrativi, nei quali è possibile godere della visione d’insieme così come del più piccolo dettaglio.

I suoni sono moderni, ma l’ispirazione settantiana è presentissima sia nei riff cadenzati che rimandano ai Black Sabbath e ai Judas Priest di “Sad Wings Of Destiny”, che nell’uso perfetto delle tastiere suonata da Francesco Longhi e soprattutto per quella grande capacità di scrittura che attinge da più generi e non rinuncia mai alla dinamica. Non c’è brano tra i sei che compongono questo concept che non duri almeno 6 minuti, ma non c’è ombra di inutili leziosità. Tutto è in funzione della narrazione come è evidente nella complessa e articolata prestazione vocale di Gianni Nepi: mai come in questo disco si possono ascoltare tutte le sue sfumature e i timbri della sua incredibile voce

Prendetevi un’ora del vostro tempo per immergervi completamente in questo disco che vi regalerà sorprese ascolto dopo ascolto.

Articolo di Jacopo Meille

Tracklist “Pompei”

  1. Vesuvius
  2. Welcome to the Day of Death
  3. Panic
  4. Plinius the Elder
  5. Gladiator
  6. Forever

Line up Dark Quarterer

Gianni Nepi – voce e basso / Francesco Sozzi – chitarre / Paolo Ninci – batteria
Francesco Longhi – tastiera

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