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def leppard

Def Leppard “Diamond Star Halos”

Album con marchio di fabbrica della band inglese

Sono onesto: non avevo nessuna aspettativa per questo nuovo disco dei Def Leppard, “Diamond Star Halos” fuori il 27 maggio su Mercury. Il loro precedente omonimo disco del 2015 era stata una tale delusione da farmi perdere ogni speranza, un disco lungo, in cui i nostri sembravano cercare di copiare i loro brani storici senza un briciolo di energia e anima. Potete quindi immaginare il mio stupore sincero quando vengo investito dall’arpeggio iniziale e dal riff di “Take What You Want”: un tuffo al cuore, al ricordo immediato di quel lontano 1983 in cui vidi dal vivo i Def Leppard a Firenze al Teatro Apollo.

Per 4 minuti e 14 secondi la mia mente è stata riportata indietro nel tempo e se è vero che la nostalgia non è certo un buon metro di giudizio, quel che conta in questi casi è la sensazione che ti arriva al primo ascolto. Sono andati i tempi in cui i Def Leppard erano sinonimo anche di sperimentazione quanto meno a livello sonoro e di metodi di registrazione. “Kick” e “Fire It Up”, i singoli apripista dell’album, continuano il viaggio nei ricordi, e lo fanno la prima aggiungendo quel tocco glam che tanto piace a Joe Elliott, mentre la seconda con il più classico marchio di fabbrica dei Def Leppard coniato con “Pour Some Sugar On Me”. Non tutto però è oro che luccica e “Guitar” con Alison Kraus alla voce è una ballata che vorrebbe ammiccare al mercato country senza centrare – parere personalissimo s’intende – il bersaglio. Mentre ascolto “SOS Emergency” penso che sia una buona b-side dei tempi che furono, niente di più, niente di meno.

Per una “Liquid Dust” che si fa apprezzare per un arrangiamento ricco e orchestrale a cui manca però un ritornello forte e più incisivo, al tentativo di scrivere una loro “I Don’t Wanna Miss A Thing” con “Goodbye For Good This Time”, i nostri riempiono questo disco di canzoni diligenti ma che non hanno il guizzo, la forza e la capacità di emozionare come le prime canzoni. Bisogna attendere con pazienza “Open Your Eyes” per ascoltare qualcosa che ricatturi l’attenzione, così come l’aggressiva “Gimme A Kiss” così perfettamente in bilico tra anni ’80 e rigurgiti glam.

E se “Unbreakable” per un attimo sembra ricordare quanto i nostri debbano a AC/DC, salvo poi lasciarsi andare a un arrangiamento di gran lunga più leggero e pop-oriented lasciandoci apprezzare la conclusiva “From Here To Eternity”, non riesco a liberarmi di quella sensazione che questo lungo disco sarebbe riuscito meglio con una selezione più severa e meno copiosa sulla track list.

Articolo di Jacopo Meille

Track list “Diamond Star Halos”

  1. Take What You Want
  2. Kick
  3. Fire It Up
  4. This Guitar [feat. Alison Krauss]
  5. SOS Emergency
  6. Liquid Dust
  7. U Rok Mi
  8. Goodbye For Good This Time
  9. All We Need
  10. Open Your Eyes
  11. Gimme A Kiss
  12. Angels (Can’t Help You Now)
  13. Lifeless [feat. Alison Krauss]
  14. Unbreakable
  15. From Here To Eternity

Line up Def Leppard: Joe Elliot voce / Phil Collen chitarre e cori / Rick Savage basso e cori/ Rick Allen batteria  / Vivian Campbell chitarre e cori


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