Esce il 10 giugno 2022 il secondo album di Dion Lunadon, “Beyond Everything”, su In The Red Records. Dopo il self-titled datato 2017 l’ex membro di A Place To Bury Strangers e D4 torna con un mix fra l’esperienza classica della NYC Noise figlia degli APTBS con una identità garage e a tratti trasversali e snaturati verso un martellante ed egocentrico Indie-Desert-Stoner Rock.
Difficili insomma da definire, le tracce si susseguono in modo omogeneo in una dimensione plastica, i riff di chitarra picchiano in un modo constante quanto le batterie, tenute in maniera dinamica con un eccessivo e compiacente uso del rullante in battuta singola. Il disco è stato realizzato in maniera sporadica fra il 2017 e il 2019, Lunadon ha scritto più di cento canzoni durante quel periodo, ma voleva per il secondo disco una scelta selettiva più dinamica, più intuitiva per l’ascoltatore che possa portare all’ascolto ossessivo di un brano.
A un mese di distanza dall’uscita ricordiamo il singolo “Living And Dying With You” prodotto con un cartone animato dall’artista messicano Julian Name, brano strano quanto intenso, forse il più incline al Garage e a tratti al Surf-Rock. Quasi un manifesto e un completo statement di quanto un’artista possa essere poliedrico in un solo disco composto di dieci tracce articolate in modo diverso, confuse forse, ma sempre con un filo conduttore. Il filo conduttore è quello di produrre musica di un certo livello, musica che non sia un qualcosa che sia compiacente per un pubblico, ma che trova riscontri fra gli amanti del suono e che apprezzano quanto possa essere curato un prodotto anche se non definito.
Un disco decisamente da ascoltare con molta attenzione o forse con una spregiudicata leggerezza. Leggera quanto la voce di Dion, non aggressiva per niente, con niente da invidiare ai vocioni del Rock e agli screamo dei tanti, o alle estensioni vocali dei virtuosi, o agli script dei decantatori alla Alexi Marshall (pace all’anima degenerata sua). La voce di Dion è la voce della distrazione, il tutto i può sintetizzare nella Electro-Pseudo-Surf-Pop traccia di apertura “Goodbye Satan” che, per quanto spensierata, ha un sapore estremamente tenebro e truce. Questo è un discone. Lo aspettiamo live in Italia al Blah Blah di Torino il 5 novembre 2022.
Articolo di Alessandro Marano
Tracklist “Beyond Everything”
- Goodbye Satan
- By My Side
- It’s The Truth
- Screw Driver
- Elastic Diagnostic
- Glass Doll
- Too Hard To Love, Too Young To Die
- Nothing But My Skull
- Pink X
- Living And Dying With
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