Se 15 anni fa qualcuno mi avesse detto che nel 2023 mi sarei ritrovato a ballare nel corridoio di casa mia ascoltando a tutto volume l’ultimo disco dei Duran Duran, io gli avrei dato del pazzo; invece eccomi qua che ancheggio e alzo le mani al cielo mentre le casse sparano “Black Moonlight” a tutto volume. Già con il precedente album “Future Past” del 2022 (la nostra recensione) mi avevano spiazzato confezionando un disco ricco di canzoni ben scritte. “Danse Macabre” – pubblicato da BMG il 27 ottobre giusto prima di Halloween – è uno strano mix di cover, rivisitazioni di brani del loro repertorio e tre nuove canzoni a tema oscuro. Niente a che vedere con i Damned di “Phantasmagoria”, perché Simon Le Bon, Nick Rhodes, John Taylor e Roger Taylor non possono rinunciare al groove e all’idea di ascoltare le loro canzoni in qualche yacht club di lusso. E come non dar loro torto ascoltando le nuove versioni di “Nightboat” dal loro disco d’esordio e “Love Voudou” dall’ormai universalmente chiamato “Wedding Album” del 1997?
La classe negli arrangiamenti e la capacità indubbia di imporre il loro marchio di fabbrica sonoro è incredibile: non credo che avrei mai ascoltato un brano di Billie Eilish per intero – non me ne voglia nessuno, sarà che sono indubbiamente un boomer che non ha paura di rendere pubblici i propri limiti – eppure “Bury A Friend” mi ha ipnotizzato lasciandomi pronto a scatenarmi ancora una volta, questa volta in cucina con tanto di Gin Tonic in mano, al ritmo di “Supernature” di Cerrone.
“Danse Macabre” è dinamico, pieno di sorprese, di momenti adrenalinici e altri misteriosi come la title track o il ripescaggio di una b-side degli anni ’80 – “Secret Oktober 31st” – che mi permette di fare una semplice considerazione: ma se negli anni ’80 si potevano permettere di considerare quest’ultima canzone un lato B di un singolo, è indubbio che qualcosa è andato storto negli ultimi 20 anni… o sono io che ho una percezione sbagliata?
I Duran Duran del 2023 fanno pace con il passato invitando Andy Taylor (con un cancro al quarto stadio) e Warren Cuccurullo a suonare sul disco oltre al divino Nile Rodgers, senza dimenticare che per essere “attuali” bisogna essere scaltri e “paraculi” invitando Victoria De Angelis dei Måneskin a suonare il basso su “Psycho Killer” giusto per dare all’ufficio stampa qualcosa da usare impacchettando il tutto con un’affermazione fintamente shock a opera dello scaltro John Taylor: Victoria è la bassista più importante di questo momento. A me tutto questo non importa: continuo a ballare al ritmo di “Ghost Town” e “Super Lonely Freak”, riuscitissimo mashup del classico di Rick James e della loro “Lonely In Your Nightmare” e a godermi la leggerezza del momento, sperando che duri quanto più possibile.
Articolo di Jacopo Meille
Track list “Danse Macabre”
- Nightboat
- Black Moonlight
- Love Voudou
- Bury A Friend
- Supernature
- Danse Macabre
- Secret Oktober 31st
- Ghost Town
- Paint It Black
- Super Lonely Freak
- Spellbound
- Psycho Killer
- Confession in the Afterlife
Line up Duran Duran: Simon Le Bon voce / Nick Rhodes tastiere e programmazioni / John Taylor basso / Roger Taylor batteria / Andy Taylor chitarre
Special Guest Anna Ross cori / Rachael O’Connor cori / Joshua Blair percussioni, arrangiamento archi, chitarra, pianoforte, sintetizzatori / Nile Rodgers chitarra/ Nate Merchant basso / Alexandra Astama cori / Warren Cuccurullo chitarra / Victoria De Angelis basso / Simon Willescroft: sassofono