“Bound” è il nuovo disco dei Bolognesi – in parte d’adozione – Earthset, uscito l’8 marzo 2022 per Dischi Bervisti, etichetta che tra gli artisti prodotti conta i Bologna Violenta e la produzione solista di Xavier Iriondo degli Afterhours.
Dal 2013, anno a cui risale la prima pubblicazione del gruppo, gli Heartset hanno progressivamente raffinato il loro stile partendo da un ibrido di Post Grunge e Dark Rock alla Interpol aggiungendo man mano componenti avanguardiste riconducibili al Post Rock e al Noise con un piglio melodico delle linee vocali.
Lo stile della band oggi potrebbe ricondursi a due filoni principali, il primo e la grande tradizione Alternative Rock bolognese a cui fanno capo i Massimo Volume e i mai troppo celebrati Starfuckers, mentre la seconda è tutto quel filone anni ’90/ anni ’10 del XXI secolo riluttante a categorizzazioni, gruppi come i Dismemberment Plan e gli Archers Of Loaf sempre impegnati alla ricerca del disco perfetto e sempre pronti a sperimentare in sede di studio di registrazione.
Il precedente album degli Hearthset, “L’uomo Meccanico”, rifacimento in chiave rock della colonna sonora del primo film muto della storia prodotto in Italia, ha influenzato la struttura di “Bound” dove in parte la forma canzone dei brani è stata sacrificata in favore di un racconto che prosegue per tutte le 11 tracce del lavoro. I brani sono spesso tra loro collegati dal finale che rimane aperto che continua nell’intro del brano successivo. La scelta di registrare con tutti gli strumenti nella stessa stanza con praticamente nessun lavoro di post produzione contribuisce a dare all’ascolto un’atmosfera nebulosa, ricca di sfumature dovute alle imperfezioni casuali che avvengono durante le performance.
Le parti di chitarra sono un variegato e dinamico patchwork di umori usato in maniera espressiva, variano dall’arpeggio acustico all’improvvisazione riconducibile al Free Jazz nel finale di “High Hopes” e nella traccia “Crossroads” passando per il Metal nella stessa, in “Tourists and Tourists” e nella parte iniziale di “The Mirror”. Le parti di batteria sono il fattore che mette ordine a tutto facendo tornare le parti al loro posto, parti ricche d’inventive e a tratti imprevedibili – un charleston come non te l’aspetti in “High Hopes”- mentre il basso ha un suono educato ma incisivo, dà profondità a un insieme che altrimenti sarebbe stato troppo tagliente.
“Bound” è un album lodevole per il lavoro che l’ha partorito, così come gli Earthset lo sono per l’impegno che stanno mettendo nel portare avanti un progetto artistico in grado di coinvolgere l’ascoltatore a 360°.
Articolo di Giorgio Cappai
Tracklist “Bound”
1. Entering this universe coming out of a blackhole
2. Tourists and terrorists
3.Arpeggio
4. Strings
5. High hopes
6. Unspeakable now
7. The mirror
8. The stranger’s eye
9. Crossroads
10. A momentary glance of simplicity
11. Pills
Line up Earthset Costantino Mazzoccoli chitarra / Luigi Varanese basso / Emanuele Orsini batteria / Ezio Romano chitarra e voce
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