25/12/2024

Vinicio Capossela, Taneto di Gattatico (RE)

26/12/2024

Vinicio Capossela, Taneto di Gattatico (RE)

27/12/2024

Fast Animals And Slow Kids, Napoli

27/12/2024

Edoardo Bennato, Roma

27/12/2024

Quintorigo e John De Leo, Torino

28/12/2024

Fast Animals And Slow Kids, Molfetta (BA)

28/12/2024

PFM, Senigallia (AN)

28/12/2024

PFM, Isernia

28/12/2024

Beatrice Antolini, Rosà (VI)

28/12/2024

Cleopatras, Firenze

28/12/2024

Quintorigo e John De Leo, San Martino Buon Albergo (VR)

30/12/2024

Fast Animals And Slow Kids, Catania

Agenda

Scopri tutti
Fickle Friends

Fickle Friends “Are We Gonna Be Alright?”

Sintetizzatori, ritmi senza sosta, chitarre che si impongono e musicisti che sono un concentrato di ogni emozione


Dopo quattro anni dal loro album di esordio “You Are Someone Else”, i Fickle Friends presentano il 14 gennaio 2022 “Are We Gonna Be Alright” per Cooking Vinyl. Il progetto vede ancora unito il gruppo formato da Natassja Shiner come voce leader e tastiere, Harry Herrington, basso e voce, Sam Morris, batteria, e Jack Wilson, tastiere, che riconferma la propria deriva indie-pop dove ritroviamo trame musicali che guardano agli anni ’80 e ’90.

“Love You To Death” apre l’album con un gioco incessante di voce e chitarra che cattura immediatamente l’ascoltatore in un mondo estremo, dove il ritmo diventa un imperativo a muoversi in un appeal sonoro seducente. “Not Okay” ha invece un attacco molto dolce della tastiera che segue il timbro della Shiner che ci fa planare, ma solo per un breve momento: il synth si intromette e inverte una rotta per un ritmo più incalzante e un’interpretazione del brano a tratti quasi robotica. Il brano ci colpisce e ci inquieta per quella sensazione di essere un manifesto del periodo che stiamo vivendo. Lo stile elettro rock prosegue con “Write Me A Song” che affronta la difficile realtà di un panorama musicale ormai volto al fatturato e al consumo quasi distratto che non a capire cosa lo spinge veramente a creare.

“Alone” recupera dolcezza che si fonde bene con quel ritmo accattivante delle canzoni che ascolteresti a ripetizione, piene di spensieratezza e genuinità, perché per stare bene ci vuole davvero poco. Più elettrica è “Glow”, mentre la voce della Shiner è calda e sicura nell’incoraggiarci a tenere stretto chi ci rende felici e soprattutto ci ricordano quanto possiamo essere speciali: quelle persone sono meglio di qualunque terapia, e, perciò, dobbiamo esserne grati e viverle il più possibile. La voglia di ballare torna con “Pretty Great” che guarda alla dance anni ’80 per una canzone che possiamo definire narrativa, perché racconta qualcosa che può capitare a chiunque, come perdersi a una festa per svegliarsi il giorno dopo con debole barlume di memoria. Quello che rimane è il ricordo di essersi innamorati della persona più bella del mondo, ma ti odi per essere stato così fuori controllo da non avere idea di ciò che sia successo o se il ricordo stesso è reale.

L’attacco doppio di voce di “Load On Your Mind” ci regala un gioco di specchi vocale tra Shiner e Harrington molto attraente e che ritorna durante il brano, dandone una maggiore profondità, come un’eco in un labirinto di synth. Il brano più pesante a livello musicale è “Yeah Yeah Yeah”, che si apre subito come bomba elettro rock per gridare la disperazione della paranoia che ci imprigiona in giornate apparentemente infinite e senza scopo. Senza chiedere il nostro permesso, il tempo passa e quello che ci chiediamo alla fine è cosa abbiamo veramente fatto. “IRL” è una confessione d’amore dal ritmo piacevole e divertente, un momento di allegria che ci allontana dalle atmosfere forti del brano precedente. “Listen” continua a trasmetterci la voglia di divertirci e ballare, per lasciarci poi nella più amara “Wont’ Hurt Myself”, un manifesto per tutti coloro che hanno sempre lanciato il cuore davanti a sé e ora non sono disposti più a farlo.

L’album si chiude con la title track “Are We Gonna Be Alright?” dove emerge la paura che l’esperienza che tutti noi stiamo facendo non possa essere superata e che non si possa ricomporre una vita sociale come quella lasciata. Nel brano c’è l’inquietudine che nasce dalla sensazione che l’energia, il fuoco che abbiamo dentro di noi si spenga proprio a causa della distanza. “Are We Gonna Be Alright?” è domanda e reazione al tempo stesso, perché la risposta sta proprio nel loro progetto: creare, fare arte per capire ed aiutare a capire, processare ciò che viviamo. E finché c’è arte, il fuoco non si spenge mai. Il fuoco qui prende la forma di sintetizzatori, ritmi senza sosta, chitarre che si impongono e musicisti che sono un concentrato di ogni emozione fatta di vibrazioni positive o anche malinconiche, ma sempre intense. I Fickle Friends sono pura energia.

Articolo di Alma Marlia


Track list “Are We Gonna Be Alright?”

  1. Love You To Death
  2. Not Okay
  3. Write Me A Song
  4. Alone
  5. Glow
  6. Pretty Great
  7. Load On Your Mind
  8. Yeah Yeah Yeah
  9. IRL
  10. Listen
  11. Won’t Hurt Myself
  12. Are We Gonna Be Alright?

Line Up Fickle Friends

Natassja Shiner: voce leader, tastiere / Harry Herrington,: basso, voce / Sam Morris: batteria /
Jack Wilson: tastiere

© Riproduzione vietata

Iscriviti alla newsletter

Condividi il post!