In un mondo sempre più standardizzato, dove ci si illude che il concetto del “tutto alla portata di tutti” sia sinonimo di libertà, mentre invece rischia fortemente di essere sinonimo di appiattimento e mancanza di contenuti, un album come “Suoni crudi” dell’artista salentino Francesco “Frank” Bramato è sempre utile per provare a guardare alla realtà da un punto di vista non convenzionale. Uscito il 31 maggio 2024 su etichetta Le Chariot Records, “Suoni Crudi” è il secondo lavoro in studio dell’artista salentino, un album che accosta temi di protesta e resistenza con una ricerca musicale originale che costringe l’ascoltatore a fermarsi e a chiedersi: ma dove stiamo andando?
Ma non sono tanto i temi, pur importantissimi e mai troppo affrontati quali la guerra, la continua prevaricazione sui più deboli, il progressivo indebolimento della cultura, a rendere il lavoro di Frank originale, quanto la geniale mescolanza di suoni dal sapore decisamente vintage, ottenuti con tecnologia analogica, con la voce ironica di Bramato. L’idea dell’artista che critica il sistema non è certamente una novità per chi non si ferma a usufruire della musica come bene di consumo o come svago fine a se stesso, però Frank Bramato utilizza i suoi studi di recitazione e sceneggiatura dando a questi temi un tocco di originalità ulteriore.
Non è un album di facile ascolto. Può anche apparire pretenzioso o quasi aristocratico, ma se lo si ascolta bene e si cerca di entrare in sintonia con il pizzico di follia che anima l’artista salentino lasciandosi proiettare fuori dagli schemi, allora lo si può sicuramente apprezzare e mettere in un punto speciale della propria personale playlist.
Articolo di Flavio Giuseppe Businelli
Tracklist “Suoni Crudi”
- Gli occhiali coscienti
- Hallelujah
- Non è una hit estiva
- Monsieur Artaud
- Amore tiepido
- L’ultimo cowboy
- Martedì film.
Credits: tutti gli strumenti sono suonati da Frank Bramato e Luca Nutricati, eccetto il violino nella traccia n.6 suonato da Ylenia Giaffreda, il contabasso sempre nella traccia n.6 suonato da Stefano Scarpa (detto Sciù) e il sax nella traccia n.3 suonato dal Maestro Emanuele Raganato. La copertina del disco è un particolare dell’opera “naviganti” (olio su tela), di Filippo Mauro Motole
Frank Bramato online:
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