Esce il 22 aprile 2022 “Admire”, debutto del duo noise-shoegaze GHXST. L’album è stato scritto e registrato in California e mixato dal produttore inglese James Aparicio che in passato ha collaborato con nomi del calibro di Nick Cave, Depeche Mode, Spiritualized e Liars. Non è la prima esperienza di registrazione per la band made in LA, che in precedenza ha rilasciato la modica somma di cinque EP prima di questo interessantissimo esercizio di decadenza sonora e di dispersione eliocentrica del suono.
Il duo, composto da Chris James e Shelley X, ci propone un disco di dieci tracce dove si può contestualizzare una decisa direzione della band nel produrre un sound completamente proprio, con una ricerca che passa fra la voce scorrevole e le melodie adagiate su tappeti di chitarre alla Mazzy Star, atmosfere dilaniate alla No Joy e una personale aggressività nei tempi lenti e cadenzati, ma non per questo annoianti o ripetitivi. Anzi, sarà il fatto che il suono si evolve e cambia, che i riff si differenziano anche in piccolezze durante il naturale svolgersi della canzone, o forse sarà la scelta tecnica delle distorsioni e sovra-incisioni e la qualità stessa della produzione, il lavoro è estremamente ben concepito e comunicato a un ascoltatore che non può far altro che farsi possedere dall’astuto uso del muro di suono.
Muro che è una constante dell’album, con diversi picchi di stile, fra il classicismo di uno Shoegaze basilare fino a una pseudo complessità degli inserti elettronici e drum machines. Eccezionale “It’s Not Too Late”, brano di apertura del disco e di sicuro quello più rappresentativo che contestualizza il suono della band che si protrarrà fino alla fine del concept. Onirica e poco ostica “Sonores” dove la corrente elettro-sintetica si evolve fra reverberi vocali e alcuni cenni di Radiohead ultima maniera. Una delicatissima e soave interpretazione vocale rimbalza fra gli speaker dell’ascoltatore a decidere l’andazzo del brano.
E infine come non ricordare la perla del disco, “Marry The Night”, una sottilissima line che divide il Post-Rock e il Noise. Alcuni allacci ai Mogwai ultima maniera, impressionanti i distorti e quanto possa non annoiare un brano di quasi cinque minuti dove quasi nulla cambia e si aggira attorno a un unico riff, come al solito estremamente stilizzato e segmentato in piccolissime diversificazioni sonore.
Un disco estremamente consigliato, un più che discreto esordio e una particolarissima serie di virgolette aperte per racchiudere una profonda conoscenza sonora e la concretizzazione di vari espressioni sonore.
Articolo di Alex Marano
Tracklist “Admire”
- IT’s Not Too Late
- Pls, You Must Be A Dream
- Teneré
- Don’t Leave Me Alone
- Admire (Interlude)
- Summerbliss
- Sonores
- Night Of Paradise
- Marry The Night
- Only Lovers