Arrivano dal sud del Galles i Godsticks, usciti il 7 di febbraio 2020 con il quinto album in studio “Inescapable”. Sebbene si possano trovare richiami di vario genere, dal Metal, all’Alternative, al Grunge, quella dei Godsticks è una musica affine al Progressive al quale apportano una ventata di aria fresca con il loro sound originale e fantasioso.
Con la guida di Darran Charles, il frontman del gruppo, il quartetto dei Godsticks riesce a padroneggiare in modo armonioso questa fusione tra vari stili, i riff angolari e profondi si mescolano perfettamente con i groove di synth; la voce vibrante e d’impatto di Charles rende emozionale ogni traccia, sposandosi in modo egregio con il filone prog, così come con quelli metal, grunge e rock. Il risultato è quasi una melodia patinata dalla quale emergono echi di un passato non troppo lontano, che spesso hanno fatto sì che la band venisse paragonata a gruppi mitici come gli Alice in Chains, i Rush o i Mastodon. Anche alcuni brani di “Inescapable” hanno subìto la stessa sorte a volte ingiustamente a volte a ragione, in particolare in questo album si riesce a percepire, anche se debolmente, un richiamo alla straordinaria voce di Chris Cornell, uno degli indimenticabili simboli dello scenario musicale di Seattle.
Sembra quasi che Charles abbia voluto rendere omaggio al leader dei Soundgarden/Audioslave in brani come “Surrender” o nel delicato “Breathe”, accomunati da una sorta di malinconia, accentuata anche dalle doti canore di Charles, decisamente maturato rispetto ai lavori precedenti, la cui intonazione a volte acuta a volte più morbida, riesce a regalarci emozioni intime e profonde. Per avere la conferma di tutto quanto detto sinora basterà far partire la prima traccia del disco, “Denigrate” è come un manifesto di tutte le abilità dei quattro di Cardiff, energia pura ed aggressività che si raggiungono, non solo per le doti melodiche di Darran Charles o per i suoi virtuosismi tecnici e sincopati alla chitarra – da provocare una scarica di adrenalina indescrivibile nell’assolo – ma anche grazie all’apporto canoro di Daniel Tompkins dei TesseracT.
“Denigrate” è come un trampolino di lancio dal quale verrete catapultati nel bel mezzo di una gigantesca onda emotiva, sì perché è questo che crea l’ascolto di “Inescapable”, i suoi pezzi sembrano essere stati messi secondo un preciso ordine che vi porterà nella dimensione intima della band ma in particolare in quella di Darran Charles, che ha messo tanto di sé nei testi:
Liricamente, ho sempre condiviso pensieri, sentimenti ed esperienze personali, ma in modo molto ambiguo. Per Inescapable – nel tentativo cosciente di non ripeterci – ho pensato di essere un po’ più riflessivo e forse di esaminare alcuni dei miei demoni interiori…
Si viene trasportati da questo moto ondoso passando da ballad come “Victim” a brani più spiccatamente prog come “Numb” o “Change”, 9 minuti e mezzo di dimostrazione di stile dei Godsticks. Con molta probabilità gli amanti del progressive/rock avranno già avuto a che fare con i Godsticks ma a chiunque non li conosca consiglio di mettersi all’ascolto di “Inescapable” e vi assicuro che, ascolto dopo ascolto, ne resterete ammaliati e questo album finirà tra i vostri preferiti.
Articolo di Cristina Giacomelli
Track list “Inescapable”
- Denigrate
- Victim
- Relief
- Surrender
- Numb
- Change
- Breath
- Time
- Resist
Line Up Godsticks: Darran Charles Voce, chitarra, tastiere, synths / Dan Nelson Basso / Gavin Bushell Chitarra / Tom Price Batteria / Daniel Tompkins Voce secondaria in “Denigrate”