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Hollow Coves “Nothing To Lose”

Chitarre che si muovono nel triangolo dell’Indie, del Folk e del Country

A cinque anni di distanza dall’ultimo lavoro in studio, è uscito l’1 marzo 2024 “Nothing to Lose”, il nuovo album degli Hollow Coves, pubblicato su Nettwerk Music Group – Bertus. Il duo di Brisbane formato da Matt Carins e Ryan Henderson punta al consolidamento della band nella scena internazionale con un lavoro sicuramente ambizioso che li porterà in tour nelle principali città del mondo. Al di là di qualsiasi giudizio soggettivo verso un genere forse ancora distante dalle tendenze contemporanee, ci sono comunque dei criteri oggettivi in grado di rivelare il successo e il livello di maturità di un progetto. In questo caso specifico, il sold out della metà delle tappe del tour ci dice che questo album merita almeno un ascolto. Noi li abbiamo visti a Milano (live report).

“Nothing to Lose” consolida in undici brani concetti chiave e comuni a tutti come la perseveranza, la malinconia, la riservatezza e il rifugio nella natura e nella spiritualità, in contrasto con le tendenze di un’epoca dominata dalla saturazione, dall’apparenza e dalla necessità di trovare un posto nel mondo che sia a prova di qualsiasi giudizio esterno. La bellezza sta nella capacità del duo di veicolare questi messaggi attraverso suoni ritmati e positivi, in grado di trasmettere energia che contrasta la rassegnazione. Elemento distintivo degli Hollow Coves è proprio la capacità di trasferire le emozioni servendosi di una musica semplice, formata prevalentemente da chitarre che si muovono nel triangolo dell’Indie, del Folk e del Country e da una sezione ritmica formata da basso e batteria che si limitano a riempire gli spazi senza particolari virtuosismi, lasciati ad una tastiera che compare sullo sfondo soltanto in alcuni brani dell’album. La copertina estremamente semplice è la perfetta rappresentazione del contenuto del disco, con due bambini che saltano in libertà sulle dune sabbiose.

Il primo brano porta il nome dell’album e punta a definire la direzione del progetto senza mezzi termini. “Nothing to Lose” parla della fortuna e della capacità di saper gestire i momenti in cui non c’è possibilità di cambiare l’esito delle situazioni. Gli eventi sono incontrollabili e sta alla capacità di ognuno di noi saper trarne il meglio. È qui che si intravede il fil rouge dell’album: saper affrontare gli aspetti negativi attraverso una comunicazione comunque energica e positiva che punta sempre al riscatto. “Letting Go”, secondo pezzo dell’album, si muove sulla falsa riga del primo. Forse tra le canzoni più spirituali del disco, racconta dell’importanza di tornare a casa per ricominciare dai luoghi sicuri dove si è in pace con sé stessi e in cui è più facile trovare la forza per lasciar andare gli eventi del passato.

Proseguendo il viaggio nell’album si arriva a “Milk & Honey”,’ ultimo singolo pubblicato dalla band che sta trovando fortuna anche nelle radio italiane. Il brano è un invito a fare scelte consapevoli, lontane dagli elementi routinari e materiali della vita. Sulla stessa frequenza si muove anche il brano “Harder to Fake It”, forse l’elemento più rappresentativo dell’album che racconta della corsa contro il tempo, della necessità di uscire dal girotondo della quotidianità e dal susseguirsi dei soliti eventi. La ritmica semplice ma veloce trasmette il senso della fugacità del tempo, mentre le voci del duo diventano un morbido invito a prendere decisioni prima che sia troppo tardi, per far sì che non siano gli eventi a decidere al posto nostro.

La ballata di “Nothing to Lose” si intitola “Purple”, altro singolo estratto dal disco. Il brano è caratterizzato da un riff di chitarra elettrica che fa da intro ed esplode al termine dei ritornelli mentre la melodia, altro punto di forza del disco e del duo, è travolgente e ritmata. Anche in questo caso l’elemento caratterizzante è la natura e, in particolare, il luogo da cui è possibile ammirare il cielo in tutte le sue colorazioni.  “On the Way” è un vero pezzo Country, obbligatorio nelle playlist dei tipici viaggi on the road. Sicuramente tra i brani più interessanti ed energici, “On the Way” ha l’obiettivo di dare la giusta carica per guardare avanti e seguire la strada dritta per ritrovare sé stessi. Il pezzo di chiusura, “See You Soon”, è il brano più malinconico dell’album in cui il duo parla di amicizie andate e di momenti che non potranno più tornare. Il brano, malinconico anche nella musica e non solo nel testo, non include altri strumenti a parte le due chitarre, impegnate in un arpeggio e un intenso assolo.

Qualsiasi sia la vostra meta, reale o introspettiva, “Nothing to Lose” è un fedele compagno di viaggio su cui poter sempre contare. La potenza della semplicità, nei messaggi e nella composizione, fa dell’album la miglior espressione della fragilità e del fascino della vita.

Articolo di Luca Taddeo

Track list “Nothing to Lose”

  1. Nothing to Lose
  2. Letting Go
  3. Milk & Honey
  4. Photographs
  5. Harder to Fake It
  6. Let’s Go
  7. Purple
  8. On the Way
  9. Be Alright
  10. Fact or Fiction
  11. See You Soon

Line up Hollow Coves: Matt Carins chitarra, voce / Ryan Henderson chitarra, voce, tastiere

Hollow Coves online:
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Instagram https://www.instagram.com/hollowcoves/
YouTube https://www.youtube.com/@hollowcoves

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