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Jet “Hurry Hurry” / “Un’avventura”

A fine settembre la band australiana si esibirà in concerto in Italia, a Milano e Roma, per celebrare l’anniversario di “Get Born”

A venti anni dallo storico album d’esordio, il ritorno dei Jet è ormai imminente. A fine settembre la band australiana guidata da Nic Cester si esibirà in concerto in Italia, a Milano e Roma, per celebrare l’anniversario di “Get Born”, album simbolo della scena rock recente datato 2003. Ad accompagnare il ritorno sul palco del quartetto di Melbourne, i Jet hanno scelto di pubblicare venerdì 6 settembre l’inedito “Hurry Hurry” e la cover “Un’avventura” di Lucio Battisti.

Entrambi i brani sono stati inseriti in un’edizione limitata su vinile 7″, esaurita durante i concerti dei Jet in Australia all’inizio di quest’anno. Una seconda edizione, in tiratura limitata di sole 200 copie, sarà disponibile durante i live in Italia, Regno Unito e Stati Uniti. Il nuovo singolo, “Hurry Hurry”, segna il ritorno della band dopo 15 anni di silenzio discografico e, come anticipato dal frontman, rappresenta un’anteprima di ciò che i Jet stanno preparando per il loro prossimo album. Il brano è stato già eseguito dai Jet durante le date australiane e sarà sicuramente presente nella scaletta delle due date italiane che celebreranno lo storico album “Get Born”. La scelta della band di inserire ingredienti italiani in questa fase della loro carriera è chiara: dopo la cover di Lucio Battisti e le due date italiane in programma per il breve tour attualmente in corso, la band ha scelto di registrare parte del nuovo singolo “Hurry Hurry” in uno studio di Milano vantando anche la collaborazione con diversi musicisti italiani.

“Hurry Hurry” è una hit Rock con cassa dritta e con una strofa che alterna il cantato inconfondibile di Nic Cester a un riff di basso. Lo stile e la filosofia musicale dei Jet sono presenti, oltre che nel graffiato di Cester, nel concetto stesso di riff. Proprio “Get Born”, album storico dei Jet, ha trovato fortuna grazie ai giri di basso e chitarra che qualsiasi musicista ha suonato almeno una volta nella propria carriera o nella propria cameretta all’inizio degli anni 2000. Il brano funziona anche grazie a un ritornello semplice accompagnato da cori femminili che punta a restare nella testa dell’ascoltatore. Le nuove sonorità della band vengono fuori durante l’assolo che alterna i virtuosismi degli effetti di chitarra e tastiera con tecnicismi importanti che mettono in risalto le capacità dei musicisti. Il brano c’è e non vediamo l’ora di ascoltarlo dal vivo durante le tappe italiane della band

“Un’avventura”, cover di Lucio Battisti, è il secondo brano dei Jet uscito lo scorso 6 settembre che fa da lato B al 7″ “Hurry Hurry”. L’arrangiamento scelto dalla band fa di questa cover un brano assolutamente in linea con le sonorità e l’approccio di Get Born, a cominciare dall’urlo di Nic Cester che da inizio al pezzo. La band sceglie di riproporre una cover che è fedele all’originale nella melodia e nella struttura ma che non rinuncia a nuovi elementi, cominciando dal testo che è cantato metà in italiano e metà in inglese. Anche l’arrangiamento musicale è stato rivisto in accezione Rock con un riff di chitarra preponderante nelle fasi senza cantato e un assolo prima dell’ultimo ritornello. Il brano funziona ed è pronto per far saltare il pubblico nelle due date italiane del tour.

Per ascoltare i nuovi inediti dei Jet e alcuni dei brani che li hanno resi celebri come “Are You Gonna Be My Girl”, “Cold Hard Bitch”, “Rollover DJ” e “Look What You’ve Done” non rimane che attendere l’arrivo nella band in Italia il 26 settembre all’Alcatraz di Milano e il 27 settembre all’Orion di Roma. Un ritorno atteso da tutti i fan che continuano a fare di “Get Born” un album da 6 milioni di ascolti mensili a 20 anni dalla sua pubblicazione. Per le date italiane, sul palco prima di loro ci saranno gli I Hate My Village, il gruppo fondato da Fabio Rondanini (Calibro 35, Afterhours) e Adriano Viterbini (Bud Spencer Blues Explosion) che lo scorso maggio ha pubblicato il nuovo album di inediti “Nevermind the Tempo”.

Articolo di Luca Taddeo

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