Joshburger, al secolo Joshua Terranova, è il più giovane e promettente artista della scena musicale sarda. Ci aveva già colpito con il suo esordio discografico “Mosaic” nel 2021 e oggi si conferma con la sua seconda fatica discografica, “Observer Paradox”. Uscito il 16 giugno per Atlantide Dischi, è un viaggio sonoro sotto forma di concept album la cui trama si districa attraverso i quattordici brani della track list: sette atti divisi in due parti, che seguono le vicende di un ragazzo queer e del suo percorso attraverso le personali sofferenze. Suoni stoner si avviano verso una forte anima prog e psyche, che vanno a personalizzare maggiormente il suono in maniera eclettica e a tratti sperimentale. Il tutto registrato dalle sapienti mani di Fabio Tidili dello Shard Studio, capace di rendere moderno e a passo con i tempi un suono che spesso e volentieri fa fare tuffi nel passato.
Si inizia subito con “Loneliness Away I”. Stoner alla Kyuss ornato da un sognante ritornello ci conduce verso “Loneliness Away II” laddove è la componente prog a far da padrone. Tratti pinkfloydiani d’annata fanno breccia nel brano proseguendo il loro cammino in “Sesso in 4 Dimensioni I” fino a confluire in un ritorno al fuzz, in chiave sempre psichedelica, in “Sesso in 4 Dimensioni II”. Uscito come anticipo dell’album, si tratta del primo brano cantato in italiano dell’artista, in cui è possibile apprezzare a pieno l’amore per i Queens Of The Stone Age. Josh Homme applaudirebbe convinto.
Si prosegue con le ambientazioni oniriche dei due atti della title track “Observer Paradox I” e “Observer Paradox II”. L’anima sperimentale di Josh si incammina in un Elettropop in chiave psichedelica ed estremamente introspettiva, capace di portare l’ascoltatore a vagare con la mente. “Sweat I”, invece, ci travolge con un aggressivo Sludge strumentale alla Melvins più violenti che va a confluire nell’Hard Rock sabbathiano dell’atto secondo, “Sweat II”.
La sognante “Soulless” (I-II) profuma di figli dei fiori, quanto basta per abbracciare paesaggi fluttuanti Sixties. Prosegue sulla falsariga l’intima “Photograph I” che confluisce nella violenta e psicotica “Photograph II”, proponendo distorsioni e ritmi quasi doom. A chiudere i due atti di “Phaneron”. Il viaggio sonoro in crescendo ci porta, da una visionaria chitarra acustica, a un finale più distorto in una totale alienazione musicale. Cala il sipario.
Insieme all’omonimo dei Bent Trees Society (la nostra recensione), “Observer Paradox” è di gran lunga l’album sardo più interessante di questo 2023. L’ascolto è piacevole e mai pesante, complice soprattutto le atmosfere dei brani capaci di far sognare ed entrare nell’animo. Josh si conferma l’artista più capace della sua generazione e merita ben altri palcoscenici di quelli (rispettabilissimi) della scena sarda. Dalla sua ha la giovane età e son certo che di ne sentiremo, ben presto, parlare ovunque. Signore e signori ecco a voi Joshburger. Buon ascolto.
Articolo di Giulio Ardau
Track list “Observer Paradox”
- Loneliness Away I
- Loneliness Away II
- Sesso in 4 Dimensioni I
- Sesso in 4 Dimensioni II
- Observer Paradox I
- Observer Paradox II
- Sweat I
- Sweat II
- Souless I
- Souless II
- Photograph I
- Photograph II
- Phaneron I
- Phaneron II
Line Up Joshburger: Joshburger voce, chitarra, tastiere / Gabriele Serra basso / Stefano Zito batteria / Sergio Tifu violino
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