Fuori il 22 aprile 2022 per Nettwerk Records, “Westward” è il quinto album in studio del cantautore di Vancouver Joshua Hyslop. Arriva a due anni di distanza dal precedente “Ash&Stone”, che ha contribuito a costruire in tutto il mondo un pubblico affezionato che ha seguito l’artista in oltre 300 concerti tra Nord America ed Europa, alla conquista di prestigiosi media, da NPR ad American Songwriter.
Scritto e registrato negli ultimi due anni, è nato dalla collaborazione con il produttore di lunga data John Raham, a colpi di sessioni di lavoro forzatamente sporadiche a causa dei ripetuti lockdown, che hanno dato vita a una raccolta di brani piuttosto eterogenei che lo stesso Hyslop non esita a descrivere così: Questa raccolta di canzoni è stata una forzatura per me. Volevo cimentarmi in stili diversi, pur rimanendo fedele alla mia voce. Lavorare nuovamente con John è stato fondamentale per aiutarmi a raggiungere questo obiettivo.
Attraverso la scrittura, il cantautore è riuscito a processare il dolore e la depressione per la perdita di due amici, la prima esperienza come padre, le crisi di ansia, mentre il mondo attraversava la pandemia.
“Pines” è la traccia che apre il disco, immergendo da subito chi ascolta in un’atmosfera avvolgente, dove a condurre la danza è l’arpeggio della chitarra e il folk si colora di toni sognanti. Toccante la bella ballad al piano “The Veil”, che omaggia l’amico scomparso con parole sentite, e la successiva “Carry On”, mentre con “No Stopping Now” e “Faded Colours” veniamo catapultati altrove, in un mondo decisamente più vicino all’alt-country, a riprova del fatto che questo non è un disco da etichettare con facilità, ma risponde genuinamente al bisogno dell’artista di trovare voci diverse per la propria interiorità e il proprio vissuto.
La title-track “Westward” è “un’umile meditazione acustica sul cambiamento, la possibilità e la speranza”, con il violino e la chitarra che giocano su quella che sembra una vecchia ballata tradizionale e commuove con la genuinità con cui racconta l’incapacità di trovare un posto, un senso, una motivazione alla propria esistenza, pur andando avanti a cercare un luogo da chiamare casa, nella certezza che da qualche parte c’è un po’ di pace ad aspettarci. C’è spazio anche per “Cedar”, breve intermezzo strumentale chitarra acustica e slide guitar, prima dell’ultimo brano “More Than This”, una piccola, sincera dichiarazione di resistenza: a chi gli ripete di arrendersi, di mollare, risponde che conosce troppo bene gli alti e bassi della vita per non sapere che c’è molto, molto di più di questo ad attenderlo e arrendersi allora non è un’opzione.
Nonostante non sia difficile sentire nella voce di Joshua Hynlop e nella sua scrittura il bisogno di liberare sentimenti intensi e probabilmente difficili da elaborare e lasciar andare, queste undici tracce sono venate di speranza, di dolcezza e resilienza, e riescono a inondare di luce.
Articolo di Valentina Comelli
Track List “Westward”
- Pines
- The Veil
- Carry On
- No Stopping Now
- Faded Colours
- Older
- Westward
- Hard Rain
- How This Started
- Cedar
- More Than This
Joshua Hyslop online:
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