Il battesimo del fuoco per la talentuosa songwriter scozzese Kerri Watt è avvenuto il 15 gennaio 2021, con la pubblicazione del suo atteso album di debutto “Neptune’s Daughter”. Il disco, la cui uscita è stata posticipata causa pandemia, è stato registrato nel 2018 e prodotto da Machine, già attivo con Lamb of God, Clutch e Fallout Boy. Il lavoro ci dimostra un fatto palese: non è certo un caso che l’artista sia riuscita, in breve tempo, a ottenere esibizioni in apertura a mostri sacri come Celine Dion, Keith Urban e Coldplay.
“All The Worse For Me” parte carica, adrenalinica, una bella opener d’assalto che mette in chiaro le intenzioni della cantautrice. La produzione, espressa in un muro sonoro potente ma ben armonizzato, testimonia l’ottimo lavoro fatto da Machine, che ha puntato sull’artista nonostante provenisse da influenze molto diverse, guidandola attraverso varie fasi di consapevolezza e riuscendo ad amalgamarne le radici europee alle nuove influenze americane.
Il piano arpeggiato all’inizio di “Kissing Fools” è solo calma apparente, il tempo che gli Uh-Uh della Watt immettano subito nel mood aperto e gioioso di un brano che rimanda agli episodi più interessanti della Sheryl Crow d’annata. La freschezza del pezzo è ben raccontata da un videoclip girato con gusto da cortometraggio, che racconta le vicissitudini e le fantasticherie di un ragazzo alle prese col mondo del primo bacio. “Chasing Aeroplanes” non cede ancora un millimetro rispetto alle tensioni elettriche e al ritmo generale tenuto sempre alto, ed è evidente quanto la band di musicisti di Austin sia capace, chirurgica, affiatata.
“Band Of Gold” è una passeggiata con la testa fra le nuvole che mixa in maniera intelligente Pop e Mainstream Rock. Il La La La centrale della title-track rispecchia perfettamente lo spirito dell’intero lavoro: una spinta positiva da singolo radiofonico che starebbe da Dio in una qualsiasi commedia romantica americana. Nella storia della musica esiste una serie infinita di brani nei quali viene citato il Golden State, e “Waking Up In California” è il personale contributo di Kerri Watt alla causa, sintomo di quanto il fascino di quella parte del Nuovo Continente sia ancora potente, vivo.
“Cut Me Loose” sembra un classico degli anni ‘60 vestito da un abito moderno, e anche il videoclip si collega allo stesso concetto, proponendo la Watt come una sorta di nuova Nancy Sinatra. Ci vogliono ben otto tracce prima di ascoltare una semi-ballata, “Hellfire”, che avvolge in maniera per nulla scontata, prima attraverso un bell’uso del falsetto, poi con un ritornello suadente e vagamente retrò. “Spunfool Of Sugar” è portata avanti da un calzante arrangiamento arricchito di percussioni e coretti, che sorregge una lead voice opportunamente filtrata.
“Jessie” è Country-Pop da manuale, una chicca per chitarra, battito di mani e armonica, un momento divertente, trascinante, da ballare possibilmente in un locale sperduto nel profondo Texas. Il videoclip, non a caso, vede la Nostra esibirsi di fronte a sfondi desertici e canyon assolati in perfetta mise da cow-girl. “You Can’t Catch Me” è un altro di quegli episodi chiari e diretti, senza fronzoli e senza troppe pretese, certo, ma con la mission non scontata di far sorridere e battere il piede.
Chiude i giochi “I Wanna Sing For You”, la seconda ballad di turno che, a sorpresa, sugella l’album con un finale caldo, dal sapore gospel. Da sottolineare che la Deluxe Digital Edition contiene anche sei bonus-track proposte in chiave acustica, assolutamente appetitose perché suonate con gusto.
Siamo di fronte all’inizio di un cammino promettente, partito da molto lontano, dalla periferia di Glasgow per la precisione, dove Kerri Watt è cresciuta con un sogno e tanta determinazione; doti che l’anno portata, a 15 anni, a vincere una scholarship in un college musicale di Orange County.
Il resto, è storia. Questo, e molto altro, potete trovarlo dentro le liriche e le sonorità di “Neptune’s Daughter”: una vera e propria sferzata di energia e verve in note che, scommettiamo, non tarderà a conquistare il mercato mondiale.
Articolo di Simone Ignagni
Track List “Neptune’s Daughter”
1. All The Worse For Me
2. Kissing Fools
3. Chasing Aeroplanes
4. Band of Gold
5. Neptune’s Daughter
6. Waking up in California
7. Cut Me Loose
8. Hellfire
9. Spoonful of Sugar
10. Jessie
11. You Can’t Catch Me
12. I Wanna Sing For You
Deluxe Digital Edition bonus tracks:
1. Chasing Aeroplanes (Acoustic)
2. Cut Me Loose (feat. Samuel Jack) (Acoustic)
3. Kissing Fools (Acoustic)
4. Band of Gold (Acoustic)
5. Hellfire (Acoustic)
6. Jessie (Acoustic)
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