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King Gizzard And The Lizard Wizard “Flight b741”

L’album riscopre le influenze blues e country rock che caratterizzavano i primi lavori della band

Un ritorno al sound delle origini per i King Gizzard and the Lizard Wizard. “Flight b741”, pubblicato il 9 agosto per la loro nuova etichetta P(doom) Records, riscopre le influenze blues e country rock che caratterizzavano i primi lavori della band. Che i King Gizzard non si siano mai lasciati rinchiudere in un unico genere musicale è ormai risaputo. Con oltre 14 anni di carriera e 26 album pubblicati, la band di capelloni australiani ha dimostrato di essere composta da musicisti straordinari, capaci di espandere la propria impronta sonora. Nel corso degli anni, hanno esplorato generi come funk, jazz e persino elettronica, come testimonia il penultimo album “The Silver Cord”, pubblicato a soli dieci mesi di distanza dal loro lavoro più recente.

Con “Flight b741”, la band torna alle loro radici garage rock, richiamando i primi lavori del gruppo. Un album spensierato, ricco di riff intrisi di overdrive e feedback, tipici della Steve Miller Band, dei Doobie Brothers e dei Steely Dan. Una scelta stilistica che si era già manifestata con l’uscita del primo singolo “Le Risque,” che, nonostante il groove intrigante, non era riuscita a convincere appieno. Tra le canzoni più riuscite, “Raw Feel” racchiude perfettamente l’essenza dell’album. Con l’uso di armoniche, slide e una sezione ritmica solida e incisiva, riesce a catturare l’atmosfera degli anni ’70. Seppur a un primo ascolto l’album possa sembrare monotono, è evidente che la band, pur avvicinandosi lentamente al genere caratteristico dei loro primi lavori, abbia attraversato un significativo periodo di maturazione artistica.

Ma per chi, come me, si è innamorato della band con album come “Quarters” e “K.G.”, caratterizzati da Psichedelia e chitarre microtonali, il loro nuovo lavoro si rivela uno dei meno entusiasmanti della loro carriera. Sebbene le caratteristiche classiche che hanno reso il gruppo celebre – dalle armonie vocali alle numerose variazioni all’interno dei brani – siano sempre presenti, l’album, a un primo ascolto, appare come una semplice reinterpretazione del country rock in chiave King Gizzard.

Tuttavia, “Flight B741” offre una combinazione straordinaria di forma ed emozione, soprattutto per una band spesso criticata per privilegiare la prima a scapito della seconda. Il sound apparentemente allegro e scatenato dell’album nasconde, in realtà, alcuni dei testi più cupi della band fino a oggi, affrontando temi come la dissociazione, l’ideazione suicida e il collasso globale. Sebbene l’album possa non convincere tutti, merita almeno un ascolto, perché, diciamocelo, stiamo pur sempre parlando di una delle band più promettenti in circolazione.


Articolo di Ambra Nardi


Tracklist “Flight b741

  1. Mirage City
  2. Antartica
  3. Raw Feel
  4. Field of Vision
  5. Hot Calling Contest
  6. Le Risque
  7. Flight b741
  8. Sad Pilot
  9. Rats In The Sky
  10. Daily Blues

King Gizzard & The Lizard Wizard online:
Website https://kinggizzardandthelizardwizard.com/
Instagram https://www.instagram.com/kinggizzard/
Facebook https://www.facebook.com/kinggizzardandthelizardwizard/
YouTube https://www.youtube.com/channel/UCNiyS8zr2RIddszLwtoyUow

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