È appena uscito “Dove sei pt.1”, primo capitolo del nuovo progetto discografico di Lucio Leoni, un lavoro che vedrà la luce in due distinti capitoli che verranno rilasciati nel corso dell’anno. La prima parte, prodotta da Lapidarie Incisioni con la fiorentina Blackcandy Produzioni a sigillarne la qualità, è stata anticipata dal video e singolo “Mi dai dei soldi” feat. Andrea Cosentino, seguito dal secondo estratto, il brano “Il fraintendimento di John Cage” e dal singolo e video “Il sorpasso” feat. C.U.B.A Cabbal.
Una bella notizia, quella del ritorno di Lucio, dopo l’album del 2017 “Lupo cattivo”, presentato in moltissime trasmissioni televisive e che ha permesso al cantautore romano di vincere la prima edizione del Premio Freak. La presentazione lo ha visto esibirsi in oltre 60 date, molte delle quali in veste di opener di artisti come The Zen Circus, Tre allegri ragazzi morti, Motta, Edda, Giovanni Truppi, Giorgio Canali e Frankie Hi-Nrg Mc.
In “Dove sei, pt.1”, si rafforza il suo stile, vero e intelligente, capace di spazzar via tutti i trapper e cantautori troppo pop/finti indie che hanno invaso la scena musicale italiana negli ultimi anni. Dotato di straordinaria tecnica rapping, mira a composizioni schiette, senza fraintendimenti, capaci di far riflettere e porre un occhio critico sulla società consumistica, sia attuale che della generazione che lo ha visto nascere, quella cresciuta a cavallo degli anni Ottanta e Novanta.
Capita poche volte che dei brani facciano leva sulla presa di coscienza riguardo le proprie azioni e sul movimento causa ed effetto che queste scatenano. In un’epoca in cui tutto ci è dato da bere e da vedere, ci si lascia allontanare dal pensiero di quali sono le vere cause dei nostri comportamenti; mica possiamo stare qui a rifiutare qualsiasi idea di connessione con l’extrasensoriale, di spiritualità, di bisogno radicato oltre il conosciuto della verità.
In apertura del disco troviamo “Il fraintendimento di John Cage”, brano dedicato alla figura del compositore americano utilizzato metaforicamente per descrivere un momento in cui si perdono le certezze, ci si interroga sul futuro, un futuro nel quale tutte le strade sembrano percorribili. Ne “Il sorpasso” si parla del modo in cui le istituzioni vogliono creare problemi di integrazione tra popoli, razze e culture creando muri apparentemente indistruttibili in una società che serenamente, quotidianamente e pacificamente già convive con le diversità, che siano queste sessuali, di religione o di pensiero. Nel concetto di base del testo, Lucio esprime di come la narrazione delle vecchie generazioni sia superata da un mondo che avanza inesorabile che è molto più rilassato e libero di quanto si creda, ma anche bellissimo da vivere e vedere.
“San Gennaro” analizza l’esserci o l’essere. Riusciamo veramente a distaccarci dall’abbrutimento quotidiano, dalla routine e dal pensiero terra terra? Abbiamo ancora voglia di cercare? Dobbiamo tornare ad essere consapevoli e a sfruttare la nostra mente, così potente e capace. “Dedica” è una canzone che accompagna il passaggio dai vent’anni all’oggi, senza né rimpianti né rimorsi, ma con la consapevolezza di trovarsi anche migliorati.
A parlare del passare del tempo, arriva anche “Treno”, con una velata dedica a Gianni Rodari. Sempre il tempo come argomento portante segue il proprio percorso in “Le mongolfiere”, dedicata a quegli spazi e tempi che non conosciamo, a situazioni già vissute in epoche lontane e alla difficoltà oggettiva – e questo ci porta tristemente ad un tema attuale – a non imparare mai dagli errori commessi per cercare di diventare migliori. “L’atomizzazione” parla in prima persona, ma anche per molti di noi, cercando di analizzare il passaggio dagli anni Novanta ai Duemila; quello di una generazione destinata a un futuro roboante ma che invece si ritrova ad affrontare lo shock di una crisi che ci ha messo in ginocchio.
Sono cambiati dettami e regole comunicative, si è perso il senso della comunità, siamo anestetizzati dai social e da quel digitale che, se utilizzato al meglio, potrebbe offrirci tutti gli spunti per analizzare e conoscere. Ultima track di “Dove sei, pt.1” è “Mi dai dei soldi”, un brano che si snoda attraverso le domande tratte dallo spettacolo “Kotekino Riff” messo in scena da Andrea Cosentino e portato poi in musica da Lucio. Che vuol dire fare arte? Perché si fa? La stiamo facendo? O stiamo solo giocando?
In questa opera di Lucio Leoni possiamo apprezzarne l’approccio musicale ricercato, sicuramente ancora più curato dall’esperienza maturata nel corso degli anni come sound engineer trascorsi in sala di registrazione. Così come il genere richiede, ci si affida poco alle partiture e molto alle improvvisazioni. Tante scene parlate ma anche un sound impreziosito dalla presenza di Marco Colonna ai clarinetti e Giorgio Distante all’eufonio e alla tromba. Gli incastri ritmici sono de Le Sigarette (Lorenzo Lemme, batterie e Daniele Borsato, chitarre) uniti all’eleganza e alla raffinatezza pop di Nicoletta Nardi alle tastiere. Belle e ricercate anche le collaborazioni con altri artisti, come Cuba Cabbal per “Il Sorpasso”, Francesco Di Bella per “Dedica” e Andrea Cosentino per “Mi dai dei soldi”.
È stato molto interessante ripercorrere assieme a Lucio le tappe che hanno accompagnato la sua adolescenza fino ad arrivare al presente, forse perché facenti parte della stessa generazione. Un percorso analizzato sotto la lente tagliente, critica e giusta di chi non si è fatto incantare dai jingles e dagli spot in cui tutto va sempre bene, ma che, in realtà, l’unico scopo è quello di tenerci quanto più lontani, distaccati e ignari dalla realtà. Poche menate, è tempo di svegliarsi e tornare a vivere con coscienza. Sale la curiosità di vedere dove ci condurrà Lucio nella seconda parte dell’album, in arrivo prossimamente.
Articolo di Andrea Scarfì
Tracklist “Dove sei, pt.1”
1. Il fraintendimento di John Cage
2. Il sorpasso feat. Cuba Cabbal
3. San Gennaro
4. Dedica feat. Francesco Di Bella
5. Treno
6. Mongolfiere
7. L’atomizzazione
8. Mi dai dei soldi feat. Andrea Cosentino
Line up: Lucio Leoni voce / Lorenzo Lemm batterie / Daniele Borsato chitarre / Nicoletta Nardi tastiere /Giorgio Distante eufonio, tromba / Marco Colonna clarinetti