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Maple Glider “I Get Into Trouble”

Una cantastorie dei nostri giorni che riesce a coniugare poesia e raffinata musicalità

“I Get Into Trouble” è il nuovo album della talentuosa Maple Glider, pseudonimo della cantautrice e polistrumentista Tori Zietsch, pubblicato il 13 ottobre per l’etichetta Partisan Records. La dolcezza nella musica di questa giovane artista australiana sembra quasi essere una contraddizione rispetto al titolo del suo nuovo lavoro che significa letteralmente “mi metto nei guai”.

Sembra proprio di trovarsi su una spiaggia al tramonto, tra amici, mentre la brezza residua della sera avvolge con delicatezza il suo mondo armonioso, fatto di chitarra e voce espressiva. E forse è proprio questo l’intento di Maple Glider, per cui la musica rappresenta una sorta di via di fuga da situazioni oppressive come religione, relazioni snervanti, sentimenti contrastanti; una sorta di analisi introspettiva con l’intento di fare pace con sé stessa, vincendo le inquietudini e superando i retaggi di un’educazione religiosa restrittiva. Tutto ciò espresso attraverso un suono minimalista e dai toni unplugged. Un disco che vuole tracciare parallelismi tra fede e sessualità in uno sviluppo quasi romanzesco, improntato comunque a un ottimismo di fondo che regali una nuova serenità. L’opera scava nella infanzia cristiana di Maple Glider, decostruendo i rapporti fra corpo e sessualità espressi nei concetti di consenso e vergogna. L’artista, pur non rinnegando di aver avuto qualche difficoltà nel trattarli, si dichiara oggi pronta a esprimere argomenti così delicati attraverso le sue canzoni.

La musicista si è costruita un buon retroterra anche attraverso il suo peregrinare tra la nativa Australia e il Regno Unito.  Dopo aver iniziato la carriera a Brisbane, si è infatti trasferita in Europa per conferire spessore e internazionalità alla sua musica. Tutto ciò prima di far rientro in patria per pubblicare nel 2021 il suo primo lavoro “To Enjoy is the Only Thing” dall’ottimo riscontro e descritto dalla rivista Rolling Stone come uno dei debut album più completi in assoluto degli anni recenti. “I Get Into Trouble” ricostruisce il diorama della sua vita, un’elaborazione dei momenti difficili, contestualizzati in una nuova serenità di fondo. Le dieci tracce sono un mosaico finemente intarsiato dove regna questo clima armonioso nei suoni contrapposto a tematiche spesso delicate e sofferte. La musica riesce a ben incanalare in questo percorso interiore, ma sa anche far sognare con le sue sfumature psichedeliche.

In “Dinak”, per esempio, i climi di un motivo giocoso, realizzano alcuni argomenti sopra citati con la verve e l’ironia sottile dell’artista sono stata in chiesa per assicurarmi che nessuno mi guardasse la gonna. La scrittura delle canzoni mette in mostra un songwriting maturo e originale che si lega amabilmente con spunti folk e il Dream Pop dei brani. “Do You” e “You At The Top of The Driveway”, scritta sotto un gelso che ricorda il giardino della sua infanzia, sono una perfetta esemplificazione di ciò. “Two Years”, un pezzo dalla melodia mutevole nei toni e tempi, racconta poeticamente una storia d’amore ormai al tramonto e la diffidenza gelida che separa frequenze non più in sintonia. Una tematica che ci conduce anche negli arpeggi di “FOMO” che uniti alla voce vellutata esprimono nuovamente il disagio di non capirsi.

La seconda parte dell’opera è forse ancora più intimista, ma non di meno affascinante. “Don’t Kiss Me” è uno dei brani di spicco dove il timbro di Maple Glider assume tonalità più alte, e “You’re Gonna Be a Daddy” un acquarello etereo. “Surprises” è una poesia recitata in musica, mentre la chiusura di “Scream” riporta verso atmosfere Laurel Canyon, grazie agli interventi dell’acustica e del piano. Percussioni soffuse e il suono di un synth appena percepibile regalano un epilogo di grande sensibilità.

La musica di Maple Glider è un concentrato di seducenti emozioni che vanno sapute gustare a poco a poco, entrando nel suo universo peculiare e nelle pieghe della sua ecletticità. Una cantastorie dei nostri giorni che riesce a coniugare divinamente poesia e raffinata musicalità.

Articolo di Carlo Giorgetti

Tracklist “I Get Into Trouble”

  1. Do You
  2. Dinah
  3. Two Years
  4. FOMO
  5. Don’t Kiss Me
  6. You at the Top of The Driveway
  7. You’re Gonna Be a Daddy
  8. For You and All the Songs We Loved
  9. Surprise
  10. Scream

Maple Glider online
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