Certi dischi hanno senso soltanto se li si fa in due e se ci si mette almeno un paio di decenni. È il caso de “La Signora Marron” del duo Marco Franzoni & Manuele Zamboni, in uscita il 6 gennaio 2021 in vinile per Bluefemme Stereorec, edizioni musicali Senza Vento (del rocker bresciano Omar Pedrini) e registrato al Bluefemme Recording Studio; ad anticipare la pubblicazione, oltre al videoclip della title track, il bellissimo singolo “Non fa rumore la primavera”, online dal 7 Dicembre.
Ci hanno impiegato vent’anni di amicizia e collaborazioni musicali per trovare la cornice adatta a tutto quello che da tempo avevano voglia di “dire”, insieme; alla fine ci sono riusciti, complici anche il tempo paralizzato di questa pandemia e l’incontro virtuale con il batterista di Dallas Jonathan Womble. Il risultato sono dieci tracce in cui i due si alternano alla voce principale e ai controcanti, canzoni nate negli anni, talvolta confluite in altri progetti, scritte, riviste e scartate, fino a tenere quelle che meglio riassumevano l’idea che avevano in testa.
Franzoni e Zamboni adoperano un’eccezionale cura dei suoni, che riescono a essere incredibilmente puliti e dannatamente sporchi allo stesso tempo. Ne esce un disco molto intenso, maturo, venato di ombre, dall’atmosfera cupa e malinconica. Un bicchiere di whisky abbandonato su un tavolo qualsiasi, in una notte di quelle che non puoi dormire, perché la vita scava troppo in profondità e rischi di annegarci.
I testi hanno la superficie ruvida dell’amarezza, del disincanto, la stanchezza degli anni trascorsi e di qualche rimpianto di troppo. C’è spazio anche per togliersi lo sfizio di fare propria la lacerante “Vincenzina e la fabbrica” di Enzo Jannacci, dalla colonna sonora di “Romanzo Popolare” di Mario Monicelli del 1974, reinterpretata naturalmente a proprio modo e suono. “Vincenzina” è una canzone dal testo tanto semplice quanto potente, sia ai tempi di Romanzo Popolare di Mario Monicelli sia in quelli odierni: noi l’abbiamo immaginata come se gli amati Calexico avessero preso la metropolitana in fermata Duomo con destinazione Sesto Marelli. E in effetti è difficile non ritrovare le atmosfere e il sound della band di Tucson, Arizona.
La tromba di Francesco Venturini è la ciliegina sulla torta nell’intero album, a tratti con l’eleganza di una regina furiosa di rabbia, a tratti languida e sinuosa, accoccolata in mezzo ai tanti ingredienti perfettamente dosati, a partire dalle due voci che si sovrappongono con naturalezza, simili e completamente diverse. Egregio il lavoro di fusione di tutti questi elementi, merito sicuramente dell’esperienza pluriennale di Franzoni come cantautore, polistrumentista, fonico e produttore (Micevice, Hugo Race, Omar Pedrini, Superdownhome).
Ci sarebbe molto da dire, perché “La Signora Marron” è un disco ricco, con arrangiamenti preziosi suonati come si deve e sonorità affascinanti, fuori dal tempo. È anche uno sguardo disilluso sulla vita che lasciamo scorrere tenendo gli occhi spenti, macinando ricordi che lasciano un sapore dolce amaro in bocca. Forse però, più che da dire, c’è da ascoltare, sperando che non ci tocchi aspettare altri vent’anni per il prossimo disco.
Articolo di Valentina Comelli
Track List “La Signora Marron”
- La signora Marron
- Ti aspettavo
- Gesù tascabile
- Non fa rumore la primavera
- Tenendo gli occhi spenti
- Vincenzina e la fabbrica
- Arida
- Controluce
- Vent’anni
- Oltre il cortile
Line Up Marco Franzoni & Manuele Zamboni
Manuele Zamboni (Voce\Cori)
Marco Franzoni (Voce\Cori\Chitarre elettriche, baritonali e acustiche\Piano\ Organo\Armonium\Percussioni\Basso acustico\Basso elettrico)
Francesco Venturini (Tromba\Flicorno\Fischio\Mellotron)
Matteo Crema (Basso elettrico\Basso acustico)
Beppe Facchetti (Batteria\Percussioni)
Jonathan Womble (Batteria\Percussioni)
Filippo Pardini (Sax Baritono)
Daniele Richiedei (Violino\Viola)
Francesco Zovadelli (Chitarra Elettrica)
Tommaso Parmigiani (Chitarra Slide)
Cecilia Paganini (Basso elettrico)
Claudia Ferretti (Cori)
Glenn Strömberg (Trombone)
Fanfara dei Cugini di Montagna (Bischero Funebre)