Non poteva essere che “Essenziale” il titolo del nuovo album di Massimo Priviero, fuori il 1 ottobre 2021 per Alabianca. In un epoca storica fatta di rumori inutili, ostentata e spesso inutile ricerca di originalità stilistica e bizzarria estetica, Massimo decide di pubblicare un lavoro in cui toglie ogni tipo di orpello, abbandona o quasi le chitarre elettriche e riduce al minimo le percussioni, arrivando appunto ad una dimensione essenziale in cui è la voce che solca un cammino profondo, chiaro, dalla traiettoria accuratamente studiata.
Priviero, autore di testi e musiche, riflette sul nostro tempo, sugli abbagli che ci distraggono da una dimensione umana reale e realmente viva, da quella “forza di vivere” che come lui stesso afferma potrebbe essere il titolo dell’album, quella forza che ci sta portando avanti nonostante ciò che ci sta accadendo intorno.
Cantautore veneto ma adottato dalla capitale lombarda, ha quindici album alle spalle, conosciuto forse per la prima volta al grande pubblico dal brano “Nessuna resa mai”, parte dell’omonimo album del 1990, prodotto da un Little Steven in grande forma, bandana alla testa, e suonato con la partecipazione di alcuni membri della PFM. Nella sua carriera Priviero viene prodotto anche da Massimo Bubola e Lucio Fabbri e va articolando il Rock, filo conduttore del suo lavoro, anche con tonalità folk e impegno civile in album come “Folkrock”, realizzato con il violinista Michele Gazich, “Terra e pace”, con il gruppo lombardo dei Luf, “All’Italia”, con I Gang e presentato al premio Tenco del 2017, e con gli spettacoli “Dall’Adige al Don”, con lo scrittore Roberto Curatolo, “Storie dell’altra Italia”, firmato con i Gange e Daniele Biacchessi, “Migrazione”, con l’attore Giovanni Giusto, ispirato all’emigrazione italiana nel mondo.
È “Redenzione” il video che ha lanciato questo sedicesimo disco, in cui l’autore vuole chiarire subito, anche attraverso le immagini, cosa succederà di lì a poco, presentandosi solamente con la sua chitarra, accompagnato da qualche pura visione di paesaggio incontaminato. Come tutti i brani del disco è stato concepito in epoca di pandemia, in cui “sembra la fine del mondo”, quando non c’è nulla da temere nonostante Lo vedi bene anche tu cosa siamo diventati, Indifferenti al mercato finché siamo scaduti, Uomini senza le facce che chiamiamo gente, Intossicati dal troppo, dal troppo di niente, Governati da inetti e nullità senza fine.
I dieci brani (+2 bonus track) si susseguono dentro un’unica cornice di riflessioni esistenziali, consigli sinceri, prese di coscienza delle difficoltà della vita anche in momenti estremamente bui. Così accade in “Rinascita”, una visione da dentro il buco nero della depressione di chi in questa pandemia ha perso troppo e deve prendere coscienza di non potersi salvare da solo. “Bella vita” è un momento di energia, un inno alla bellezza della vita appunto, anche quando non rimane che una lacrima sotto la scarpa. “Amore senza fine” è racconto autobiografico costruito sulle parole semplici delle montagne bergamasche, mentre “Un solo popolo” è un’espressione di fede che prescinde dalla fede, che per chi non ce l’ha conduce comunque dentro un solo dio che è di tutti, un solo spirito, un’unica grande anima del mondo. Sono numerose le tappe su cui si muove questo disco, un luogo intimo dove potrebbe fare davvero bene rifugiarsi.
Articolo di Marco Zanchetta
Track list “Essenziale”
- Redenzione
- Imbattuto
- Rinascita
- Tutto possibile
- Amore senza fine
- Bella vita
- Abbi forza
- Tutte le volte
- Un solo popolo
- Paradiso
- Vivi ragazzo abbracciami
Line up
Massimo Priviero – voce, chitarra acustica, armonica
Riccardo Anelli (chitarre acustiche, elettriche, dobro, basso, organo, cori) / Riccardo Maccabruni (pianoforte, organo hammond, fisarmonica) / Francesco Matano (percussioni) / Oscar Palma (batteria in “Bella vita”, “Vivi ragazzo” “Abbracciami”) / Fabrizio Carletto (basso in “Tutto possibile”) / Giorgio Cordini (bouzouki in “Redenzione”, mandolino in “Tutto possibile”) / Alex Cambise (chitarre elettriche, basso, organi, tastiere, in “Vivi ragazzo” e ”Abbracciami”) / Michele Gazich (violino in “Rinascita”) / Giancarlo Galli (charango in “Amore senza fine”, chimes, samples in “Redenzione” e “Imbattuto”) / Paolo Siconolfi (samples)