Meno male che esiste l’Underground. In un mondo bombardato da produzioni musicali fatte in serie solo per fare soldi, nella scena indipendente le mie orecchie trovano il giusto conforto. Ed è un vero piacere ascoltare questo “Nel giardino a vapore” dei romani Napstamind, fuori il 7 ottobre per la Saint Louis Music Production. La ricetta dei Napstamind è molto semplice: un po’ di buon Alternative Rock di stampo anni ’90 con delle sfumature di Rock anni ’70: con perizia mescolano questi due ingredienti tirando fuori un album che colpisce dal primo ascolto.
Si parte con “Accada domani”. Un bel feedback di apertura seguito da un riff fuzzoso e si entra subito nel vivo di questo disco. Ottima la struttura di batteria che sorregge la linea di basso sporco e che fa da cornice alla voce riverberata al punto giusto. C’è tanta potenza in questo primo brano e si parte con il piede giusto. “Rovi”, il secondo brano, si apre con un bell’arpeggio di chitarra che mette in risalto il cantato. In questo brano la potenza è più controllata, ma è possibile sicuramente apprezzare maggiormente le capacita tecniche del trio romano. Il tiro si rialza con la successiva traccia “Senza saperlo”.
Il brano che ci farà scoprire l’aspetto più melodico dei Napstamind sarà invece “Nessuno resterà”. Anche qui il gruppo, nonostante cammini su un territorio in cui è facile cadere nell’effetto del già sentito, sviluppa invece un brano molto originale e piacevole. Si ritorna a pestare seriamente dopo qualche canzone con “Non me lo spiego”. L’attacco del brano risveglia i ricordi del Rock genuino degli anni ’70 e non delude nello sviluppo della canzone. La linea di basso gonfia e condita dal phaser è la ciliegina sulla torta di un brano che non dà tregua all’ascoltatore.
L’album prosegue con dei brani che comunque seguono con coerenza la strada sonora tracciata e si conclude con “Fiera di me”, canzone dai toni più dolci sia nel testo che nella scelta degli arrangiamenti. Una scelta azzeccata per concludere un lavoro che riporta piacevolmente a un modo di suonare ispirato al passato, ma con l’attitudine del presente.
“Nel giardino a vapore” è un altro bell’esempio della florida scena underground nostrana che riesce a coniugare sonorità diverse accompagnate da testi ricercati e mai banali. Un disco assolutamente consigliato.
Articolo di Daniele Bianchini
Tracklist “Nel Giardino a Vapore”
- Accada Domani
- Rovi
- Senza Saperlo
- Alberello
- Nessuno Resterà
- Occhio Storto
- Non Me Lo Spiego
- Lui è Qui
- Torna
- Maybee
- Fiera di Me
Line up Napstamind: Michele Cipollini voce e chitarra / Lorenzo Colombo basso e voce / Michelangelo Rupolo batteria e voce
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