Fuori l’8 novembre su Inside Out Music “No Hill For A Climber”, il nuovo album di Neal Morse & The Resonance. Non credo di essere lontano dalla realtà nel definire il polistrumentista statunitense un innovatore della musica contemporanea. Una storia musicale cominciata nei ‘90 come fondatore insieme al fratello Alan dei leggendari Spock’s Beard, autentica stella del Neo-Progressive, fino ad arrivare ai trascorsi con il super gruppo Transatlantic, in cui milita ancora assieme al funambolico batterista dei Dream Theater Mike Portnoy, il tutto senza tralasciare una prolifica carriera solista coltivata negli anni. Oggi la sua The Neal Morse Band, attiva dal 2012, ha modificato formazione, assumendo il nome Neal Morse & The Resonance, dando spazio a giovani e intraprendenti musicisti come il tastierista Chris Riley, il chitarrista Andre Madatian, il batterista Philip Martin e alle alte tonalità del vocalist Johnny Bisaha. Questa ventata di freschezza sembra aver conferito ancora più stimoli al musicista che ha creato l’ennesimo album di livello.
“No Hill For A Climber” nasce nel 2023 da una ispirazione tratta dal romanzo premio Pulitzer “Demon Copperhead” di Barbara Kingsolver, testo di denuncia contro alcune criticità della società americana odierna, prima fra tutte la diffusione delle dipendenze tra i più giovani, tra frustranti tentativi di riscatto e l’indifferenza del sistema che preferisce guardare altrove. Un’ora di ottima musica in cui spiccano le due lunghissime suite alle estremità di una track list apparentemente brevilinea. Nella ricchezza musicale di questo nuovo progetto di Neal Morse viene coinvolta una pluralità di strumenti, ben evidente in “Eternity In Your Eyes” e “No Hill For A Climber” che nella loro imponente estensione mettono in luce tutte le peculiarità del gruppo, ma che riesce a emergere con sorprendente forza anche nei brani centrali che evidenziano qualità per niente trascurabili.
“Ever Interceding”, per esempio, si presenta come una ballata schiusa a partire da un arpeggio di chitarra che si sviluppa poi in un drumming strepitoso da parte di Philip Martin; “Thief” è senz’altro una piccola perla del Prog moderno, con una travolgente sezione strumentale centrale in stile King Crimson incorniciata da un’atmosfera blues che apre e chiude questo raffinatissimo brano, mentre più solare appare “All The Rage” con la band che sprigiona tutta l’epicità del Prog coniugata a Art Rock grazie anche a una linea melodica molto comunicativa le cui armonie vengono restituite spesso e volentieri dagli interventi della chitarra.
“No Hill For A Climber” è un’opera di altissimo valore. Sebbene Neal Morse la definisca strutturalmente simile ad altre sue opere del passato, il nuovo progetto riesce a omaggiare le origini e contestualmente fare un passo avanti nell’evoluzione di questo eclettico artista con voci e stili di esecuzioni probabilmente mai ascoltati prima. È palpabile ovunque nel disco l’originalità pionieristica delle tracce: qualcosa che lascia il segno, lontano da stereotipi e proiettato verso una visione del Prog moderna e dinamica.
Articolo di Carlo Giorgetti
Track list “No Hill For A Climber”:
- Eternity In Your Eyes
- Thief
- All The Rage
- Ever Interceding
- No Hill For A Climber
Line up Neal Morse & The Resonance: Neal Morse tastiere, sintetizzatori, chitarre, basso, percussioni, voce solista, cori / Chris Riley chitarre, tastiere, basso, voce solista, cori / Andre Madatian chitarre, effetti orchestrali / Johnny Bisaha voce solista / Philip Martin batteria, percussioni brani 2, 3, 4,5 / Joe Ganzelli batteria brani 1,2,5 / Chris Carmichael violino, viola, cello / Amy Pippin cori / Julie Harrison cori / Chris West trumpet, flugelhorn / Desmond Ng trombone, euphonium
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