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Outlaws Dixie Highway

Outlaws “Dixie Highway”

Qui il termine Southern Rock si riappropria del suo significato originale

Con “Dixie Highway” degli Outlaws  si celebra il Southern Rock, come non lo si faceva da tempo e lo si fa grazie al nuovo album di una band che è stata fra i massimi esponenti di questo genere. Nel periodo che va dal 1975 al 1980 questa band ha prodotto alcuni fra i dischi più belli del genere, forti di uno stile personale che aveva negli intrecci chitarristici e vocali le loro armi migliori. Provenivano dalla Florida come gli Skynyrd e avevano proprio in Ronnie Van Zant uno dei loro più agguerriti sostenitori, che spese più di una parola affinché venissero messi sotto contratto dalla Arista Records e pubblicassero nel 1975 il loro omonimo album di debutto che rimane tutt’ora uno dei capolavori del rock sudista.

Dal 1982 la loro vena creativa si è sensibilmente inaridita e fra cambi di formazione, momentanei scioglimenti e successive rifondazioni la band è arrivata fino ai giorni nostri con produzioni discografiche che si contano con le dita di una mano. Cinque album in studio in quattro decadi e un disco però attribuito al solo Hughie Thomasson, membro fondatore, carismatico chitarrista e cantante presente in tutti gli album della band fino al 2000 e scomparso nel 2007 non prima di aver sostituito Ed King nei Lynyrd Skynyrd dal 1996 al 2005.

La band risorge nel 2005 proprio per mano di Thomasson, insieme ai membri originari Monte Yoho e Henry Paul, che lascia però dopo un anno salvo poi rientrare nel 2008 dopo la morte di Hughie Thomasson e prendere in mano le redini della band. Proprio con Henry Paul la band pubblica un discreto “It’s About Pride” nel 2012 e continua a fare concerti, ma è con questo “Dixie Highway” che gli Outlaws riescono finalmente a sfornare un disco che riesce a farti riassaporare quelle sensazioni provate ascoltando album come “Ladies In Waiting” o “Hurry Sundown”.

Basterebbero le prime due tracce a far capire che si respira aria di Southern Rock fatto come dio comanda, “Southern Rock Will Never Die” è una dichiarazione di intento che non teme smentite e a sigillarla arriva la rilettura di “Heavenly Blues”, già contenuta nel terzo album della band, il già citato “Hurry Sundown”. Ma se non fosse abbastanza per capire che aria tira, allora ecco in arrivo i primi cinquanta secondi della title track “Dixie Highway” con le chitarre che si rincorrono in un ossessivo riff, prima di entrare in una cavalcata che sa di sudore, chitarre, polvere ed elettricità. Poi però spetta al Country Rock di “Over Night From Athens” oppure all’evocativo timbro di Henry Paul che canta di cavalieri solitari in “Endless Ride” o all’eleganza di un pezzo come “Dark Horse Run” con le sue armonie vocali e il suo finale al fulmicotone, rassicurarvi circa la bontà di questo “Dixie Highway”.

Si respira aria buona in “Showdown”, uno strumentale dove le chitarre la fanno ovviamente da padrone ed è aria che non può non farvi frullare in testa riferimenti altisonanti, ma è così che deve essere. Il Southern Rock è un suono che non può prescindere da alcune precise caratteristiche che in una misura o nell’altra hanno fatto sempre parte di tutte le band più grandi. “Rattlesnake Road” e “Lonesome Boy From Dixie” sono altri due ottimi rocker mentre “Windy’s City Blue” ci offre un grande groove con una bella parte vocale e delle chitarre sempre al top. Chiude alla grande “Macon Memories”, una bella ballata in stile Outlaws, grandi voci e quel gusto che ti aspetti da un pezzo del genere.

Il Southern Rock continua a vivere in un modo o nell’altro per mezzo di band più giovani che senza fare nomi si rifanno a questo o quello, ovviamente mostrando le loro peculiarità e filtrando il tutto attraverso il loro personale punto di vista. Ma quando una band, che porta dentro di se la storia, il suono originale e i tratti distintivi di un genere che ha contribuito a definire, riesce a produrre un disco di questa levatura tutto torna a quadrare e il termine Southern Rock si riappropria del suo significato originale.

Articolo di Andrea Bartolini

Track List “Dixie Highway”

  1. Souther Rock Will Never Die
  2. Heavenly Blues
  3. Dixie Highway
  4. Over Night From Athens
  5. Endless Ride
  6. Dark Horse Run
  7. Rattlesnake Road
  8. Lonesome Boy From Dixie
  9. Showdown
  10. Windy City’s Blue
  11. Macon Memories

Line up Outlaws: Henry Paul Guitar, vocals / Dale Oliver Guitar, vocals / Steve Grisham Guitar, vocals / Randy Threet Bass, vocals / Dave Robbins Keyboards, vocals / Monte Yoho Drums / Jaran Sorensen  Drums

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