16/09/2024

Fat Dog, Milano

17/09/2024

The Black Angels, Milano

19/09/2024

Gories, Torino

20/09/2024

Lip Critic, Bologna

21/09/2024

Lip Critic, Roma

21/09/2024

Carmelo Pipitone, Pavullo, (MO)

21/09/2024

Yuko Araki, Roma

22/09/2024

Lip Critic, Milano

23/09/2024

Pain Of Salvation, Roma

24/09/2024

Pain Of Salvation, Bologna

25/09/2024

Pain Of Salvation, Milano

26/09/2024

Jet, Milano

Agenda

Scopri tutti

Paul Di’Anno’s Warhorse “Warhorse”

Un debut album dalle sonorità classiche del Metal suonato con tiro e con grinta

L’album di cui parliamo oggi è sicuramente un disco che ha suscitato molta curiosità nell’ambiente metal: il ritorno di Paul Di’Anno. Il suo disco “Warhorse”, fuori il 19 luglio scorso per BraveWords Records, è stato realizzato con il suo nuovo progetto Paul’Di Anno’s Warhorse e anticipato a marzo dall’ep “Stop The War”.. Prima di entrare nel merito della recensione vera e propria è d’obbligo una premessa. Inutile dire che Paul Di’Anno è ricordato come il cantante dei primi due dischi degli Iron Maiden e che spesso, troppo spesso, vengano usati come metro di valutazione di tutti i lavori artistici successivi di questo cantante. La voce è uno strumento altamente mutevole, cambia fisiologicamente con l’età, ed è quindi impensabile giudicare un artista utilizzando come riferimento le performance di album che hanno più di 40 anni sulle spalle. Ho voluto premettere ciò per spiegare il mio approccio alla recensione, ossia quello di trattare “Warhorse” come un album che fa parte di una nuova fase della vita di Paul Di’Anno senza il peso ingombrante del passato.

La prima canzone, la title track “Warhorse”, si apre con il suono di un cavallo al galoppo con tanto di nitrito generato da pinch harmonics e leva del vibrato per poi svilupparsi su un riff molto accattivante. Una canzone in pieno stile classic metal dove è possibile apprezzare tutta la grinta di Paul Di’Anno. I Warhorse sono formati, oltre chiaramente da Di’Anno alla voce, dai due chitarristi croati Hrvoje Madiraca e Ante “Pupi” Pupačić. Entrambi i chitarristi sono stati molto importanti nella fase di scrittura del disco sia per le musiche che per i testi. Al trio sono stati poi aggiunti, per la registrazione dell’album, vari musicisti turnisti per incidere le parti strumentali necessarie.

Segue la carichissima “Get Get Ready” e “Go” canzoni segnate da un buon tiro generale del gruppo e dove si percepisce la caratura ritmica e strumentale dei due chitarristi croati. Si arriva successivamente a uno dei singoli estratti, “Stop The War”, una canzone di denuncia alla guerra che suona molto attuale visto i conflitti in corso nello scenario mondiale. L’album prosegue tirato fino a “Forever Bound”. La chitarra modulata con la tecnica del volume sweel lascia presagire una ballad. In effetti fino al minuto 1:15 sarà una classica ballad metal, ma successivamente cambieranno repentinamente i tempi e i suoni delle chitarre e si partirà per una bella cavalcata – stiamo pur sempre parlando di cavalli da guerra – sostenuta.

La traccia seguente sarà una cover dei Depeche Mode: “Precious”; non sempre le cover, con le relative riletture, sono esperimenti ben riusciti. In questo caso bisogna riconoscere che la cover è ben fatta inserendo carattere pur attenendosi abbastanza alla versione originale. L’album si chiude con un’altra canzone carica d’energia, “Going Home” segnata dal cantato rabbioso di Paul Di’Anno e da una struttura ritmica molto coinvolgente. Un finale che chiude il cerchio di un album sicuramente coerente nella ricerca stilistica e musicale.

“Warhorse” è un debut album onesto che si ascolta piacevolmente. Sicuramente non possiamo gridare al miracolo, l’album si muove comunque su strutture classiche e consolidate, però bisogna riconoscere che è suonato bene e con un bel tiro generale. Personalmente ho trovato le due cover, “Tequila” dei The Champs e la già menzionata “Precious”, poco amalgamate all’album per quanto eseguite bene. Paul Di’Anno regala, nonostante i suoi gravi problemi di salute, una performance che fa trasparire il cantato rabbioso e grintoso che lo caratterizza. Un album consigliato chiaramente ai fan del cantante britannico, ma anche agli amanti del Metal più classico.

Articolo di Daniele Bianchini

Tracklist “Warhorse”

  1. Warhorse
  2. Get Get Ready
  3. Go
  4. Stop the War
  5. The Doubt Within
  6. Here Comes the Night
  7. Tequila (The Champs Cover)
  8. Forever Bound
  9. Precious (Depeche Mode Cover)
  10. Going Home


Line up Paul Di’Anno: voce / Hrvoje Madiraca chitarra / Ante “Pupi” Pupačić chitarra

Paul Di Anno’s Warhorse online:
Web www.pauldianno.co.uk
Facebook http://www.facebook.com/WarhorseBandOfficial
Instagram https://www.instagram.com/pauldiannowarhorse/

© Riproduzione vietata

Iscriviti alla newsletter

Condividi il post!