“Evidentemente no” è il nuovo album di Pietro Berselli, uscito il 3 settembre 2021 per Dischi Sotterranei e segue l’album di debutto “Orfeo l’ha fatto apposta” del 2015. Ascoltando l’artista padovano non si può fare a meno di pensare a tutta quella scena Alternative Rock italiana che si affermò agli inizi del decennio e vedeva come gruppi di punta i Massimo volume, il Teatro degli orrori e i Mary In June, Rock molto riflessivo dai pigli intellettuali particolarmente apprezzato nelle cerchie alternative dell’epoca. Pietro Berselli è un musicista rock tipicamente italiano, le sue canzoni sono centrate sui testi e la musica viene composta in loro funzione.
“Evidentemente no” è un album più consapevole, meno derivativo rispetto al debutto. Tutte quante le intuizioni che si erano sentite nel disco d’esordio qui vengono sintetizzate in brani più diretti. Dal punto di vista sonoro l’album spazia tra la marzialità e la cupezza di un certo Post Punk – in particolar modo nel suono della batteria e del basso – e un Pop basato tutto sull’elettronica. La sezione strumentale è piuttosto semplice, ciò che si fa apprezzare è il fatto che le scelte in que sto ambito non sono casuali, si nota in maniera lampante il lavoro di scrittura e le armonizzazioni. Per la qualità dei ritornelli l’album potrebbe considerarsi una sequela di hit radiofoniche di ottima qualità e rivelano un certo sapore vintage che ricorda i grandi interpreti italiani durante il boom economico.
“Spettatore”, l’opener, è un brano tipicamente post punk con una melodia esplosiva nel ritornello che sorprende come una improvvisa pioggia estiva. Il successivo brano è caratterizzato da una ritmica doppiata da dei glitch e da una melodia creata al sintetizzatore che le danno un’aria quasi da jingle televisivo. “Il re degli anni 80” è il brano più lungo dell’album, delle tastiere che assumono un tono quasi solenne ma tutto sommato un po’ confuso ed eccessivamente lungo. “E se poi ti torno in mente” è un piacevole brano synthwave delicatamente romantico a metà strada tra Tears for Fears e Piero Ciampi.
“Nord Europa” è un brano che traccia ampi orizzonti e si espande a perdita d’occhio. L’ascoltatore viene traghettato dalle parole di Berselli attraverso tutti i cambi d’umore che il brano propone. “Grandi sistemi” è un brano che gode di un piacevole riff alla chitarra e di sinfonie con sintetizzatori al ritornello. “Il torto” è un brano rock’n’roll con un testo che sorprende per fluidità, semplicità e ingegno. “Cade dal cielo” è un’altra ballata e qui le musiche si fanno fumose e frammentate. Berselli alla voce intona una cantilena in un atmosfera da pathos.
“Evidentemente no” è un album che vale la pena la pena ascoltare. Non è sicuramente un capolavoro ma è un album pensato e suonato, tanta sostanza e buona capacità di intrattenere. Da tenere d’occhio.
Articolo di Giorgio Cappai
Track list “Evidentemente no”
- Spettatore
- Evidentemente no
- Il re degli anni 80
- E se poi ti torno in mente
- Sul fiume
- Lontano
- Nord Europa
- Grandi Sistemi
- Il torto
- Cade dal cielo