Può una riedizione di un disco del 1998 nella versione demo preparatori dire qualcosa nel marasma delle uscite discografiche contemporanee, che per quantità e qualità spesso frastornano? Può dare qualche emozione? Certo, dipende dal disco, dipende dall’artista, dipende dall’intensità dei demo.
Bene, qui c’è tutto quello che si poteva desiderare, o anche solo sperare. Dirò di più: i Demos di “Is This Desire?” di PJ Harvey attirano nell’imbuto dell’ascolto dove non vuoi assolutamente essere disturbato da niente e da nessuno, come il disco originale non può ora più fare con me.
Le tracce, riportate con la stessa medesima sequenza, quasi a volerci sbattere in faccia la sfida del confronto rifiutabile, a provocare una reazione di impossibilità di prendere posizione, ci restituiscono una leggerezza, e allo stesso tempo una pesantezza forse non presenti nei solchi rifiniti dell’album di 23 anni fa.
Nel disco, uscito il 29 gennaio anche in vinile, tutti i temi che hanno reso PJ una delle artiste più distintive e influenti degli anni Novanta, soprattutto per il suo modo brutale di trattare amore, sesso, religione, umorismo nero.
Il quarto album di PJ Harvey è dunque rinato per darci una versione ancora più cruda, lacerante e sfacciata della sua musica in questi demo, masterizzati sotto la guida del collaboratore di lungo corso dell’artista, John Parish. Completano il lavoro una nuova cover e foto di Maria Mochnacz mai pubblicate finora.
Da evitare da parte di chi ha orecchie sensibili ai distorsori.
Articolo di Francesca Cecconi
Tracklist “Is This Desire? -Demos”
- Angelene (Demo)
- The Sky Lit Up (Demo)
- The Wind (Demo)
- My Beautiful Leah (Demo)
- A Perfect Day Elise (Demo)
- Catherine (Demo)
- Electric Light (Demo)
- The Garden (Demo)
- Joy (Demo)
- The River (Demo)
- No Girl So Sweet (Demo)
- Is This Desire? (Demo)