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Rainbow Bridge

Rainbow Bridge “Unlock”

Un ritorno alla ruvidità di esecuzione in cui non si risparmiano sangue, sudore ed energie sugli strumenti.

I Rainbow Bridge tornano dopo due anni con il loro terzo Ep di inediti, “Unlock”, contenente cinque nuovi brani, un disco che mette in risalto ancor di più il loro lato selvaggio e istintivo, autoprodotto dai Rainbow Bridge stessi, registrato e masterizzato da Ruggiero Balzano ai New Born Records Studio di Barletta, anticipato dal singolo estivo “Marley” e frutto di un bisogno viscerale di tornare a suonare dopo il blocco imposto.

Cinque brani carichi di speranza e rinnovata energia che risente molto delle influenze classiche della band in cui non mancano rimandi ai fantastici anni Settanta, all’Hard Blues e alla Psichedelia, incisi con un approccio ancora più ruvido del solito.

Nati del 2006 per proporre una libera interpretazione del sound di Jimi Hendrix, si fanno apprezzare fin dal primo demo anche oltreoceano, dove vengono definiti “a fucking cool tribute”. Non mancano le apparizioni in molti festival, tra cui il Jimi Hendrix live di Bologna, il Blues in Town, il South Italy Blues Connection, il Wood in Stock, al Dogana Blues, il Blues a Balues Bologna, Bitonto Blues, Woodstock Again, Campania Blues Festival e tanti altri.

Dopo aver preso parte a centinaia di live, il trio pubblica nel 2017 “Dirty Sunday”, loro primo Ep di inediti, consistente in una lunga jam dal vivo di cinque tracce che viaggia tra il Desert Rock, l’Heavy Blues e il Groove psichedelico. Molto apprezzato dalla stampa specializzata, fa seguito al successo nel settembre del 2018 “Lama”, il secondo Ep. A fine 2019 esce “Neverending Trip”, un live in studio registrato l’antivigilia di Natale ancora ai New Born Record Studio per omaggiare tutte le influenze passate e presenti della band.

Durante l’ascolto la situazione si fa interessante e incandescente e bisogna affrontarla con calma, ma procediamo con ordine. “Unlock” non è un disco che va sorseggiato come il blend di Sangiovese e Merlot che mi sono messo vicino. Suona più come una Tequila sale e limone, un disco one-shot da mandar giù senza respirare e senza pensarci due volte. In apertura abbiamo “Marvin Barry”, brano strumentale di otto minuti nel quale le corde vengono fortemente violentate accompagnate dal ritmo incessante distorto dei piatti della batteria.

Siate già stanchi? Ma anche no! A calarvi in un nuovo trip ci pensa “Speero the Hero”. Sono gli undici i minuti che scorrono a un ritmo desert rock che si fa sempre più incalzante. Chitarra, basso e batteria. Acqua, fuoco e aria. Elementi vitali di coesistenza. Ritroviamo il sound familiare della The Jimi Hendrix Experience in “Marley”, singolo e video di lancio. La traccia vocale ancora non c’è e non ne sentiamo il bisogno. Bastano gli assoli deliranti di Mr. Giuseppe “Jimi Ray” Piazzolla a darci ciò di cui abbiamo bisogno. Leggerezza e potenza. Il ritmo scandito con un sostanzioso contributo di basso e in alcuni momenti vorresti metterti in ginocchio e sacrificare con le fiamme una Stratocaster (don’t try this at home).

Un ritmo più leggero lo si riscontra in “The Girl That I Would Meet This Summer”. Undici minuti meno intensi sotto un profilo hard se vogliamo, ma con un binomio basso/batteria che spacca. E se la ragazza che avresti voluto conoscere in estate è arrivata dopo, penso io, che differenza fa? Gli incontri non si comandano come non si comandano certe affinità in sala di registrazione. Su “Jack Sound” si conclude il nostro meeting serale con i Rainbow Bridge. Un ritorno alla ruvidità di esecuzione in cui non si risparmiano sangue, sudore ed energie sugli strumenti.

Porto alla bocca gli ultimi sorsi di vino. Gli archetti si sono creati sul bicchiere. L’alcool si fonde con la musica e più che questi sono intensi, più li senti vibrare dentro di te.

Articolo di Andrea Scarfì

Track List “Unlock”

1. Marvin Berry
2. Speero the Hero
3. Marley
4. The Girl That I Would Meet This Summer
5. Jack Sound

Line up  Rainbow Bridge
Giuseppe “Jimi Ray” Piazzolla – voce e chitarre / Paolo Ormas – batteria / Fabio “Fabbass” Chiarazzo- basso

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