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Ritmo Tribale_La Rivoluzione del giorno prima

Ritmo Tribale “La rivoluzione del giorno prima”

Ci sarà spazio per questo disco in Italia tra cascate di Indie e Trap fatte cadere dentro enormi tubazioni social?

“La rivoluzione del giorno prima”è il nuovo album dei Ritmo Tribale, una delle alternative rock band italiane più forti e travolgenti degli anni Novanta, che uscirà su tutte le piattaforme streaming e download venerdì 17 aprile per Bagana / Pirames International e sarà disponibile in CD e vinile a tutti i concerti.

Sforziamoci di non fare i nostalgici, di non riproporre il solito discorso su quanto fosse interessante la musica italiana degli anni Novanta e di quanto variegato fosse il suo panorama. Sforziamoci di non narrare con toni melensi che i Ritmo Tribale rappresentavano la sua tinta hard rock, la linea forse più urlata e schitarrata di quel disegno così complesso, una linea che ha tracciato quello splendido album, “Mantra”, dove i nostri si presentavano in copertina nudi e tatuati, concesso solo a Edda un simpatico berrettino di lana sulla testa. Vediamo di venire a ora invece. Edda non c’è più nel gruppo e non so perché, ma continua la sua onorata carriera. Sono passati vent’anni dagli anni ‘90 e ne sono passati dieci dall’ultimo album “Bahamas”, del 1999.

“La rivoluzione del giorno prima” ha in copertina da un bel disegno di Tom Porta. Nella formazione Andrea Scaglia (voce, chitarra, testi e musica, tranne “Rivoluzione show”, “Cortina” e “Buonanotte”), Fabrizio Rioda (chitarra), Andrea Filipazzi (basso), Luca Talia Accardi (tastiere), Alex Marcheschi (batteria).

Il rischio temuto era il sapore di stantio, qualcosa di nostalgico e anacronistico. Invece in cuffia i pezzi suonano beneficamente energetici, attuali, spingono a prendere vigore, per fare qualcosa del nostro corpo e della nostra mente abbandonati sul divano. Forse sto delirando, ma secondo me è un disco pensato proprio per la quarantena da coronavirus: in questo momento di riflessione e bilancio esistenziale forzati, sentiamo gridare Io non voglio vivere in memoria di me, io non voglio vivere in provincia di quello che poteva essere e non è stato, io non voglio vivere come non fossi mai nato. (“Le cose che succedono”) .

Ci state dicendo che non è tardi per la nostra rivoluzione personale mai compiuta? La risposta è nella presentazione del disco: È un modo per ironizzare su quelli che «Bisogna cambiare tutto, però oggi ormai è tardi, vediamo domani». Che poi è un po’ la storia della nostra generazione, quella dei Novanta, quando pareva davvero si aprissero nuovi e sconfinati territori da esplorare. (…) Ci siamo goduti il momento, poi ci siamo fermati a specchiarci, senza accorgerci che l’immagine cominciava a deformarsi.”. Il concetto è ribadito ne La rivoluzione del giorno prima: “Non mi ricordo cosa ho promesso ma sono sicuro che non manterrò, vedo le nuvole sfilare a coppie, inseguo un destino che so che non ho. Alzati, cammina, questa è la rivoluzione del giorno prima.

“Milano muori” è dedicata con amore e rabbia alla loro città Amo questa città, tanto che vorrei morire. Amo questa città, tanto che la vorrei morta. Poi ci sono “Resurrezione Show”, una cover dei Killing Joke ma con testo riadattato in italiano, “Cortina”, che vede alla musica  Escape-Ism, Jim Jarmusch e Autunno, dove l’amore rappresenta una via di uscita pericolosa per entrambi.

A fine disco c’è anche una cover di se stessi, “Buonanotte” dall’album “Mantra” (testo di Edda). Ci sta, è sempre dentro l’onesto bilancio al quale siamo chiamati in queste ore Hai una storia fantastica, ma non ti torna il conto. Buonanotte ai tuoi pensieri, e alle cose che non vedi più. Ma niente sogni, sogni d’oro, a ‘sto cazzo di lavoro, che faccio per te, ma che deprime me.

La domanda conclusiva è: ci sarà spazio per questo disco in Italia tra cascate di Indie e Trap fatte cadere dentro enormi tubazioni social? A quante orecchie arriverà e quante orecchie saranno disposte all’ascolto di questo disco? Ai posteri la sentenza, intanto noi aspettiamo il tour per andarli a salutare.

Articolo di Marco Zanchetta

Track list “La rivoluzione del giorno prima”

  1. Intro
  2. Le Cose Succedono
  3. La Rivoluzione Del Giorno Prima
  4. Resurrezione Show
  5. Milano Muori
  6. Jim Jarmusch
  7. Cortina
  8. Autunno
  9. Buonanotte

Line up Ritmo Tribale: Andrea Scaglia voce, chitarra / Fabrizio Rioda chitarra / Andrea Filippazzi basso / Luca Talia Accardi tastiere / Alex Marcheschi batteria

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