Sainted Sinners, oggi si parla di “old school” in occasione del loro album “Unlocked & Reloaded”, una delle ultime perle uscite nel 2020, disponibile dal 4 dicembre scorso su etichetta El Puerto Records.
Una band ormai matura che è al terzo lavoro (nonostante cambi in formazione), i musicisti sono il leader e chitarrista Frank Pané, un bassista di tutto rispetto ovvero Rico Bowen (già al fianco di Sir Paul e Madonna), alla batteria Berci Hirleman, alle tastiere Ernesto Ghezzi (già con Ramazzotti) e la “nostrana” voce di Jack Meille (Tygers of Pan Tang).
Il suono dei Sainted Sinners è tipicamente anni ’80, inizio ’90, con chitarre ben scolpite, un basso presente e roccioso, un drumming non particolarmente spinto ma solido, quadrato e atto a mettere a proprio agio un qualsiasi orecchio innamorato di quelle due decadi. Le tastiere lavorano in modo molto presente, lasciando molto spazio all’eterno scambio di frasi tra la chitarra solista e la voce di Jack Meille che ho trovato spettacolare in tutto il disco.
Ma passiamo ora all’ascolto partendo direttamente dal singolo appena uscito, “40 years”. Il centro del discorso è catapultato esattamente nell’epoca che mi aspetto, Jack Meille è una voce rara, brillante e in grado di interpretare qualsiasi sfumatura. Il brano scorre rapido nei sui quattro minuti scarsi, pronuncia e scandisce l’energia del genere, il comparto di assoli (che ammetto piacermi solo in generi pre-2000) è molto “purple” e le idee inserite sono gradevoli e interessanti.
Il resto del disco è massiccio, 52 minuti (finalmente un disco sopra i tre quarti d’ora!) di Rock, di Rock fatto bene, con brani lunghi e morbidi come i sei minuti abbondanti di “Hammer of Gods” (credo il mio brano preferito del disco) alternati a brani più ritmati come “Stone Cold Sober”.
Una particolare menzione la vorrei fare ai due estremi del disco, l’apertura, “Same Ol’Song”, è divertente e fresca, energica e potente, è uno dei brani che vorrei vivere nel pubblico di una loro serata. La chiusura invece, “Farewell to Kings”, è un luuuungo brano (quasi otto minuti) profondo, da ascoltare nella penombra di casa, magari in compagnia.
Ultima sintesi: dove si ascolta questo disco? Ovunque. È un disco da auto, da serata con amici, da colonna sonora quando si gira per strada. Certo, è necessario avere una età e gusti acustici compatibili col fatto che i Sainted Sinners sono arroccati su un genere appunto “old school”.
Articolo di Marco Oreggia
Tracklist “Unlocked & Reloaded”
- “Same Ol’Song”
- “Standing on Top”
- “Early Light of Day”
- “40 Years”
- “The Hammer of the Gods”
- “Free to Be”
- “I Can’t Wait”
- “Stone Cold Sober”
- “Call It Love”
- “Wall of Sound”
- “Farewell to Kings”
Line up Sainted Sinners
Frank Pané chitarre / Jack Meille voce / Berci Hirleman batteria / Ernesto Ghezzi tastiere /Rico Bowen basso