“Everyday struggle” è il secondo appuntamento discografico per i Samsa Dilemma, dopo “Wake up Gregor” del 2017. Un album decisamente eterogeneo e mai banale, complesso e ben realizzato da musicisti validi e navigati. La band è capitanata dal duo Riccardo Pro (Voce, chitarra, armonica) e Daniele Sartori (chitarre), con l’aggiunta del batterista Fabrizio Keller e del bassista Fausto Postinghel. Si aggiungono inoltre collaborazioni di rilievo come Enrico Merlin quale art director, co-autore e chitarrista nel toccante brano di chiusura tra i dodici presenti, Vanessa Cremaschi al violino, Chiara Morstabilini alla viola e Paolo Trettel al flicorno.
Il disco sorprende dal punto di vista stilistico e compositivo per la varietà degli elementi che contiene, risultando a volte spiazzante nei suoi salti e nei suoi cambi, si va dall’inglese all’italiano, dal Punk Rock al cantautorato con riferimenti british (Clash, Beatles) al Noise che ricorda i Sonic Youth e poi ancora i Pixies, Iggy Pop, a tratti i primissimi lavori dei REM. L’impostazione vocale, molto curata, trova la sua cifra tra la melodia e lo spoken word un po’ sporco e strafottente, rincorrendo qua e là il violino e l’armonica a bocca, su tutto.
Le suggestioni e le atmosfere sfociano talvolta anche in vere e proprie citazioni, vedi lo stacco “Yellow submarine” nel secondo pezzo “Brand New Day”. Ho trovato particolarmente centrata e riuscita la scelta dei pezzi più dilatati e sognanti come “2 AM”, in cui brillano per eleganza l’arpeggio di chitarra e l’arrangiamento, con il violino che viene lentamente a prendersi il centro della scena sul finale, o “1000 Nightmares (for dad)” ma anche buona parte di “Turn the big light on”.
Il tempo per sognare però termina in un attimo perché arriva poi “I Need a Map”, che ti fa subito iniziare ballare, e di questi tempi Dio solo sa quanto ne abbiamo bisogno. I due pezzi che seguono sono in italiano, “Destino” e “Non funziona”, fanno parte delle precedenti esperienze musicali di Riccardo Pro. Nessuna regola impone niente a un artista, ma l’effetto ottenuto è più quello di due pezzi finiti lì per caso a contaminare un disco che si reggeva perfettamente su gli altri dieci pezzi.
Tuttavia, come già detto, in questo lavoro non ci si annoia mai e la sorpresa è a ogni passaggio di traccia. Vedi “Barrel March”, un intermezzo sonoro con incursioni elettroniche e dal sapore vagamente industrial, a simboleggiare sia la totale libertà espressiva e compositiva dei Samsa Dilemma, sia la loro vocazione alla curiosità e alla sperimentazione.
“Rotten underneath” , riprende l’omonimo pezzo del precedente lavoro del gruppo, e introduce il brano che chiude il disco ovvero la bellissima e struggente “21 Novembre 2018 (in memory of Luciano)”, un caro amico di Pro recentemente scomparso. Una ballad intensa e riuscitissima in cui si apprezza il delicato arpeggio di chitarra, l’interpretazione vocale ispiratissima e il tocco di classe di un flicorno che conclude un arrangiamento semplicemente perfetto. In assoluto il mio pezzo preferito tra i tanti veramente ben costruiti.
Articolo di Alessio Pagnini
Tracklist “Everyday Struggle”
- Potion mood
- Brand new day
- 2 am
- I need a map
- Destino
- Non funziona
- 1000 nightmares (fo dad)
- Barrel march
- Destroy the future (talkin about Mahatma Transistor)
- Turn the big light on
- Rotten Underneath (reprise)
- 12 novembre 2018 (in memory of Luciano)
Line up : Riccardo Pro Voci, chitarra, armonica / Daniele Sartori Chitarre / Vanessa Cremaschi violino / Fabrizio Keller batteria / Chiara Morstabilini viola / Marco Ober midi programming / Fausto Postinghel basso / Enrico Merlin chitarra acustica in “21 novembre 2018” / Paolo Trettel flicorno