Ci sono musicisti che hanno lasciato un segno indelebile nella musica ma che solo pochi ricordano.
Snowy White è stato il chitarrista dei Thin Lizzy per due album, “Chinatown” e “Renegade”. Aveva avuto il compito difficilissimo di subentrare a Gary Moore e si ritrovò anche a fare i conti con Phil Lynott, leader indiscusso della band, che proprio in quegli anni voleva provare a, se non reinventare, il sound dei suoi Lizzy, almeno a evolverlo.
Snowy si rivelò la scelta perfetta in questo, e quei due dischi oggi sono tra i più amati dai fan dei Thin Lizzy, ma all’epoca della loro uscita, il tocco blues caldo e molto vicino a quello di Peter Green sembrò una mossa davvero troppo azzardata. La faccia da bravo ragazzo poi lo rendeva più vicino a Peter Frampton, piuttosto che a un rocker in “odore” di NWOBHM, tanto che il suo sostituto sarà il biondo riccioluto John Sykes, con il quale i Thin Lizzy registrarono il loro ultimo roboante album ‘Thunder & Lightning”.
Nel 1983 Snowy pubblica il suo esordio solista “White Flames” che gli frutterà un hit con la lenta “Bird Of Paradise” che molto ha in comune con la celeberrima “Brothers In Arms” dei Dire Straits pubblicato nel 1985. Nel suo esordio convivono lo spirito rock vicino ai conterranei Wishbone Ash – “It’s No Secret” o “Don’t Turn Back” – lunghe cavalcate strumentali – “The Journey part 1 & 2” – e qualche goffo tentativo pop – “Lucky Star” – posto erroneamente a inizio disco.
Forte del successo non cercato, nel 1984 il chitarrista pubblica il suo secondo omonimo disco che tenta di bissare il successo giocando la stessa formula musicale: yacht rock che aveva fatto la fortuna di Jim Capaldi (ex Traffic) e di un altro chitarrista inglese, Chris Rea. La pubblicazione è assai più curata e le canzoni non sono da meno, ma manca il singolo fortunato. “Peace On Earth” è fin troppo scritta a tavolino. Il “momento” è passato in un soffio e Snowy sembra non solo esserne cosciente, ma addirittura non spaventato; per “That Certain Thing” si prende tutto il tempo necessario e registra in diversi studi con la stessa formazione di sempre, a cui si affianca l’esperto session man pianista Max Middleton (già con Jeff Beck, Cozy Powell e Chris Rea).
Niente cambia, la formula è la stessa, ma c’è una maggiore consapevolezza di voler tentare di spostare il baricentro delle composizioni sul versante pop, senza relegare la chitarra e il tono caldo e blues di White troppo nell’angolo. La sua voce sembra più a suo agio sui toni morbidi e gli arrangiamenti raffinati, e le vendite premiano il disco con un minor hit che s’intitola “For You”. La carriera di White potrebbe chiudersi qui, perché di fatto questo è il suo ultimo disco a poter contare su una produzione e una promozione internazionale.
Dal 1987 Snowy decide di tornare al Blues. Questo cofanetto ci offre l’occasione di ascoltare dischi che hanno avuto pochissima promozione e attenzione da parte del pubblico, ma che gli hanno permesso di dedicarsi esclusivamente alla chitarra lasciando il canto a Graham Bell. I due dischi della Snowy White’s Blues Agency contenuti nel box vedono il nostro dedito a sole cover, tra cui spiccano una davvero sperimentale “Thrill Is Gone”, il classico di Bukka White “Parchman Farm”, e composizioni proprie molto vicine ai già citati Wishbone Ash nelle quali la voce di Graham Bell spesso fa la differenza, come nel caso della bella “Blues On Me” e nello shuffle violento di “Addicted Man”.
Nella carriera di Snowy non è mai mancato il plauso e l’apprezzamento dei suoi colleghi chitarristi a partire da David Gilmour che scelse proprio Snowy per il primo tour di ‘The Wall’. Ecco quindi spiegato il “regalo” che è il disco “Highway To The Sun”. Regalo non solo per Snowy ma per tutti noi che ci ritroviamo ad ascoltare il nostro duettare con il già citato Gilmour (“Love, Pain & Sorrow”), Gary Moore (“Keep On Working”) e Chris Rea (“Highway To The Sun”) e suonare con John “Rabbitt” Bundrich all’organo e Paul Carrack ai cori. I 6 dischi del cofanetto sono ricchi di bonus tracks e out-takes, e corredati da un booklet davvero ricchissimo di informazioni e aneddoti.
Articolo di Jacopo Meille
Disc One “White Flames “(1983)
- Lucky Star
- Bird Of Paradise
- The Journey Part OneThe Journey Part Two
- Don’t Turn Back
- It’s No Secret
- Lucky I’ve Got You
- The Answer
- Open Carefully
- At The Crossroads
Bonus Tracks
10. Broken Promises, B-Side Of Single (1984)
11. For The Rest Of My Life (Live)
Disc Two “Snowy White” (1984)
- Land Of Freedom
- Long Summer Days
- Chinese Burn
- Peace On Earth
- The Water’s Edge/Stepping Stones
- So Breathless
- Fortune
- When I Arise
Bonus Tracks
9. Good Question
B-Side Of Single (1984)
10. Straight On Ahead
B-Side Of Single (1985)
11. I Can’t Let Go
12. Rush Hour
A & B-Sides Of Single (1986)
13. Muddy Fingers
B-Side Of Single (1986)
14. Sky High, B-Side Of 12-Inch Single (1986)
15. Someone Else Is Gonna Love Me
Disc Three “That Certain Thing” (1987)
- For You
- That Certain Thing
- Lonely Heart
- This Heart Of Mine
- I Can’t Believe It
- Walking Away
- I’ll Be Holding On
- Voices In The Rain
Bonus Tracks
9. Snow Blues
B-Side Of 12-Inch Single
10. Let Go Too
11. Mai Tai
12. Birthday Blues
13. Only Woman
Disc Four “Change My Life” (1988) – Snowy White’s Blues Agency
- Woke Up This Morning
- The Thrill Is Gone
- You Know It Ain’t Right
- Change My Life
- The Agency Blues
- Judgement Day
- Ooh-Wee Baby
- The Rest Of My Life
- Parchman Farm
- The Agency Shuffle
- Another Man
Bonus Track
12. No Place To Go
Disc Five “Open For Business” (1989) Snowy White’s Blues Agency
- I Can’t Help Myself
- Blues On Me
- Out Of Order
- When You Broke Your Promise
- I Want Your Love
- Out Of My Dreams
- Addicted Man
- Open For Business
- Walking The Streets
- Land Of Plenty
Bonus Tracks
11. Twister
12. Cat Flea Jump
Disc Six “Highway To The Sun” (1994)
- Highway To The Sun
- Can’t Find Love
- Burning Love
- Loving Man
- The Time Has Come
- Heartful Of Love
- Love, Pain And Sorrow
- Hot Saturday Night
- Keep On Working
- I Loved Another Woman
- I Can’t Get Enough Of The Blues
Bonus Track
12. All My Money