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Solaris

Solaris “Io non trovo in lui nessuna colpa”

Tirate fuori rabbia e vitalità, battete i piedi per terra e ondeggiate, l’occasione è buona

Solaris sono un gruppo noise rock romagnolo fondato nel 2015 che trae il nome dal romanzo di fantascienza di Stanislaw Lem, scrittore già omaggiato dai Failure, Unwound, June of 44 e Karate.

Dopo l’EP “L’orizzonte degli eventi” (2017) e il primo album “Un Paese di musichette mentre fuori c’è la morte” (2020), è uscito il 22 luglio 2021 “Io non trovo in lui nessuna colpa” (Bronson Recordings), un EP che vanta la collaborazione di Nicola Manzan (vedi la nostra intervista) e Ottone Pesante.

Come loro stessi vogliono sottolineare, il titolo dell’EP è citazione della Bibbia, il finale del brano “0050AA”. Il collegamento al Vangelo fa riferimento a ciò che abbiamo vissuto tra la pubblicazione del nostro album d’esordio e questo nuovo EP. Il sentimento che ultimamente è venuto più a galla è stato senz’altro l’accidia, in quanto certe persone si sono ‘lavate le mani’ anziché prendere posizione per difendere le categorie più colpite dalle conseguenze della pandemia.

I due pezzi che compongono l’EP, “Marcho” e “0050AA”, fanno da soli metà di quei dischi da trenta minuti a cui troppi artisti ci hanno abituato da un po’ di tempo a questa parte. Lo sono nella dimensione temporale ma anche nella sostanza, nell’effetto straordinariamente coinvolgente e avvolgente che riescono a offrire fin dal primo ascolto, percorrendo una molteplicità di sentieri diversi in registro e atmosfera.

“Marcho” è un salto dentro il mare burrascoso e spaventoso in cui sono immerse le nostre esistenze. D’altronde, se questa è la vita chissà come sarà la morte che ci attende, si chiedono i Solaris. I flutti del primo brano cambiano ritmo solcati dalla voce graffiante di Casadei. Si alzano poi vorticosamente in una affannosa suspence per infrangersi nuovamente nel suo ritmo scandito e intenso, mosso da un vento senza tregua.

Nell virtuale lato B, “0050AA”, la voce gioca sia su parole sussurrate che su grida disperate, ancora una volta guidata da un’incalzante riflessione esistenziale. Le parole sono sorrette da una composizione strumentale mai soddisfatta di se stessa, arricchita dai contributi dei due ospiti, un tappeto sonoro che accompagna i nostri pensieri fino ad un delicato finale evangelico.

Provate i Solaris, tirate fuori rabbia e vitalità, battete i piedi per terra e ondeggiate, l’occasione è buona.

Articolo di Marco Zanchetta

Solaris line up

Alberto Casadei – voce e chitarra / Paride Placuzzi –chitarra /  Lorenzo Bartoli  – basso / Alan Casali -batteria

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