23/11/2024

Davide Van De Sfroos, Milano

23/11/2024

Public Service Broadcasting, Milano

23/11/2024

Holden, Roncade (TV)

23/11/2024

Ancillotti, Pistoia

23/11/2024

The Winstons, Torino

23/11/2024

Genus Ordinis Dei, Bologna

23/11/2024

Savana Funk, Arco (TN)

23/11/2024

Animaux Formidables, Prato

23/11/2024

Non Voglio Che Clara, Firenze

23/11/2024

Avion Travel, Jesolo (VE)

23/11/2024

Teho Teardo & Blixa Bargeld, Treviso

23/11/2024

Altre Di B, Bologna

Agenda

Scopri tutti
Souls of Diotima

Souls of Diotima “Janas”

“Janas” è un vero e proprio viaggio alla scoperta della mitologia sarda, avvolta da un passato affascinante e misterioso

È atteso per il 29 gennaio l’arrivo di “Janas”, quarto album in studio dei Souls of Diotima, metal band female-fronted italiana, mixato e masterizzato da Oscar Nilsson ai Crehate Studios di Mölndal (Svezia).

“Janas” si pone come secondo capitolo di “The Sorceress Reveals – Atlantis”, uscito nel 2016, e con il quale compone un concept album in cui si narrano racconti in bilico tra storia e mitologia e, se nel primo la terra prescelta è stata la leggendaria Atlantide – che molti considerano coincidere proprio con l’isola sarda – in questo secondo capitolo i Souls of Diotima hanno voluto omaggiare la loro amata Sardegna.

“Janas” è un vero e proprio viaggio alla scoperta di questa terra antica avvolta da un passato affascinante e misterioso. A partire dal titolo, che rimanda alla mitologia sarda secondo cui le “Janas” sono piccole fate benevole, protagoniste di molte leggende, anche se, in alcuni racconti, assumono le caratteristiche di streghe o vampiri, i Souls of Diotima ci fanno da guida in questa esperienza, brano dopo brano, attraverso un suono ed uno stile distintivi, che richiamano fortemente le atmosfere mediterranee.

Non si può pertanto soffermarsi esclusivamente su un ascolto passivo dell’album, si viene portati a cercare un accesso più profondo ad ogni traccia, a volerne scoprire il significato, la storia che, passo dopo passo, ci svela i misteri di quest’isola paradisiaca ma anche selvaggia e primordiale.

La partenza è affidata a “The Black Mask” che apre con un riff di chitarra portentoso e un ritmo quasi tribale, che cresce fino all’incontro con la voce di Claudia, con la quale combina immediatamente una sinergia ardente.

Segue “Sleep Damon” sfacciatamente adulatorio verso il genere dance, risultando facile all’ascolto, soprattutto nel ritornello, ma riuscendo al contempo a mantenere l’anima dei Souls of Diotima, che arriva prepotentemente verso la fine del brano con un assolo di chitarra elettrizzante a fare da intermezzo alla voce del piccolo e terrificante “demone del sonno”.

I toni si addolciscono profondamente nella struggente “The Princess of Navarra”, brano che si ispira alla storia d’amore, tra una principessa ed un servo, contrastato dal padre di lei. Il cantato è intimo, la voce soave è accompagnata da una musicalità tipica delle ballad hard rock un po’ retrò, nella sua interezza il pezzo riesce realmente a suscitare quella malinconia che ti pervade quando pensi ad una storia d’amore del passato.

Souls of Diotima

Si torna a ritmi più serrati con la title track e poi la successiva “The Dark Lady”, entrambi vedono come protagoniste figure femminili e, a proposito di “Janas”, il fondatore, autore dei testi e batterista Giorgio Pinna spiega: Insieme a “The Black Mask” rappresenta al meglio l’essenza dell’intero album. Il brano racconta delle Janas, creature fantastiche tipiche dell’entroterra della nostra isola, delle fate, rappresentate al meglio nella copertina dell’album, che vivevano all’interno di piccole caverne scavate nella roccia, ed uscivano durante le notti di luna piena. Vengono appunto descritte come piccole fate alate, dall’aspetto delicato e molto belle. Vengono anche citate da Grazia Deledda, scrittrice sarda, premio Nobel per la letteratura, come piccole creature per lo più malefiche, perché al di là del loro aspetto, ingannevole, loro non erano per nulla angeliche anzi. Erano delle incantatrici che ammaliavano con la loro bellezza, ma che avevano il potere di decidere il destino degli esseri umani, spesso in modo infausto. Secondo molti racconti, le Janas rapivano gli esseri umani, soprattutto di sesso maschile, per succhiare il loro sangue dopo averli derubati; possedevano infatti un tesoro che tenevano nascosto all’interno delle loro grotte.

Grandiosa ed evocativa fin dalle prime note “Ichnos Superhero”, sembra essere un vero e proprio inno alla potenza di questo immaginario supereroe, che sembra quasi di vedere mentre, fiero e solenne, si prepara a combattere per il suo popolo.

Per approfondire la conoscenza dei Souls of Diotima, e fare insieme a loro un viaggio nell’album, lasciamo la parola alla frontwoman Claudia Barsi  con la nostra intervista esclusiva:

Articolo di Cristina Giacomelli, intervista di Francesca Cecconi, video-editing di Claudio Rogai

Track List “Janas” 

  1. The Black Mask
  2. Sleep Demon
  3. The Princess Of Navarra
  4. Janas
  5. The Dark Lady
  6. Ichnos Superhero
  7. My Roots
  8. Maty
  9. Mediterranean Lane
  10. Sherden

Line up Souls of Diotima 

Claudia Barsi – Voce / Giorgio Pinna – Batteria / Antonio Doro – Basso, Voce Scream / Fabio Puddu – Chitarra

© Riproduzione vietata

Iscriviti alla newsletter

Condividi il post!