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Synaesthesia “Jeremy”

Brani tanto devoti agli anni ‘90 ma con occhi puntati sia al passato anni ‘60/’70, sia al presente

La giovane band labronica Synaesthesia ci catapulta dritti nel magma sonoro del loro primo album “Jeremy”, uscito il 2 luglio per l’etichetta Baracca & Burattini, e realizzato con il contributo di Nuovo Imaie. Questo lavoro d’esordio è composto da 10 brani – 8 cantati in inglese, 2 in italiano – tanto devoti agli anni ‘90 ma con occhi puntati sia al passato anni ‘60/’70, sia al presente. “Better Man”, brano che apre il disco, mette subito in chiaro le cose con la più classica delle formule anni ’90: strofa/ritornello/strofa/ritornello. Senza un accenno di stanchezza, sfila poderosa senza fronzoli. “Deception And Death” con un appiglio funky, ruota intorno a un suono più alternative-rock andando, a momenti, a ricordare la band di Greg Dulli ma con qualche sfiziosità in più, come il pregevole assolo finale di chitarra.

“PERDONAMI” è il primo dei due brani cantati in italiano presenti nell’album. Nata da un testo di Herman, pseudonimo di uno dei detenuti coinvolti come parolieri nella realizzazione dell’album “Parole Liberate Vol. 2”, progetto speciale finalista al Premio Tenco 2024, si tratta di una simil-ballad dal gusto malinconico e introspettivo che scorre veloce e indolente. In “A Lack For My Rotten Mind” tornano i più moderni suoni post-Grunge, un po’ Muse nelle parti più morbide e canore, un po’ primi Nickelback nella parte più dura. Echi Soundgarden nelle chitarre di “Drink”, mentre la malinconica “The Effects Sound” riesce a travolgere con la sua struggente melodia con un crescendo finale emotivo e ricco di tensione.

“Sobborghi” è una cover in omaggio a Piero Ciampi. Una rilettura in chiave rock di uno dei brani meno rivisitati del cantautore livornese. “The Unease Company” con quell’intro a metà strada tra Doors e Pink Floyd è invece un po’ la svolta dell’album che non ti aspetti. L’inattesa piega prog dei tempi andati è assai interessante, e anche il cantato sembra aver preso una marcia in più. Mentre “Ashes” scorre sulla falsa riga della già passata “The Effects Of Sound”, “Disappointed Freak” gioca tra momenti introspettivi e accattivanti riff pesantemente Grunge. Cala il Sipario.

“Jeremy” è un buono e sufficiente esordio di una band sì acerba, ma con tanti spunti interessanti come le risonanze prog e le travolgenti melodie. Meno convincenti i brani in italiano: se una è una cover rivisitata in chiave rock (personalmente non ho mai amato le cover “stravolte”), l’altra pecca di debolezza soprattutto nel cantato poco incisivo. Cantato che, invece, prende sempre più confidenza e efficacia con il passare dei brani. Un disco che comunque merita più di un orecchio attento.

Articolo di Giulio Ardau

Track list “Jeremy”

  1. Better Man
  2. Deception And Death
  3. PERDONAMI
  4. A Lack For My Rotten Mind
  5. Drink
  6. The Effects Of Sound
  7. Sobborghi
  8. The Unease Company
  9. Ashes
  10. Disappointed Freak

Line up Synaesthesia: Jacopo Fusario voce, chitarra elettrica e Lap steel / Andrea Bellini batteria, chitarra / Davide Tortora basso, tastiere / Giulio Bardi chitarra

Synaesthesia online:
Instagram: https://www.instagram.com/realsynaesthesia/

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