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The Bedside Morale “Still Life”

Band in cui l’Hard Rock incontra elementi di Brit e Stoner

Dopo una serie di singoli di successo pubblicati nel corso del 2023, il quartetto indie-rock di Bristol The Bedside Morale ritorna con il loro atteso ep di debutto, “Still Life”, uscito il 26 luglio 2024. So che molti potrebbero storcere il naso, ma è giunto il momento di riconoscere che Bristol e la sua scena musicale non sono da meno rispetto a quella di Manchester. Non parlo solo dell’esplosione del Bristol Sound negli anni ’90, ma di tutti quei gruppi nati e cresciuti all’ombra della rinascita dell’Indie Post-Punk, che hanno dimostrato di possedere un’identità forte e impattante. The Bedside Morale rientrano a pieno titolo tra le band che meritano attenzione, e il loro debutto rafforza la mia convinzione del grande potenziale ancora inespresso dalla scena rock alternativa di Bristol.

“Still Life” è composto da quattro tracce, come tradizione vuole per un ep. Prima di analizzare il perché questo lavoro meriti attenzione, vorrei spendere una parola in difesa degli ep, spesso trascurati dalle riviste di settore. Sappiamo bene quanto sia difficile per una band emergere in un panorama musicale saturo, dove le innovazioni sono rare. L’ep rappresenta il biglietto da visita, il preludio che spesso determina il successo o il fallimento di una band. Senza mezzi termini, se l’ep non produce i risultati sperati, è difficile che la carriera artistica possa decollare, salvo rare eccezioni. Ecco perché, ancor più degli album, un ep dovrebbe essere in cima alla lista degli ascolti: potrebbe nascondere qualcosa di potenzialmente rivoluzionario.

Passiamo ora alle tracce, che sin da subito si rivelano sorprendenti. The Bedside Morale non sono il classico gruppo di Indie Rock fatto di chitarre distorte e voci graffianti; piuttosto, potremmo definirli una band in cui l’Hard Rock incontra elementi di Brit e Stoner. “Bitter Things” apre “Still Life” con un groove fluido ed equilibrato, in cui la voce di Kazer dà enfasi a una base ritmica semplice ma efficace, che potrebbe tuttavia beneficiare di un maggiore impatto. “Early Morning Sonnet” è di tutt’altra pasta: debutta con un groove di basso misurato e un leggero richiamo al Funk. Qui, la voce di Kazer si avventura in virtuosismi hard rock che trovano il loro posto all’interno della struttura del brano.

“Safeword” rimescola ulteriormente le carte, mantenendo la linea vocale di “Early Morning Sonnet”, ma introducendo chitarre distorte e una base percussiva che finalmente si impone, avvicinandosi a una partitura “necessariamente sporca” un elemento che forse manca in altre parti dell’ep. Si chiude con “Yours Sincerely”, una delicata ballata con vaghi echi new wave, che non aggiunge né toglie nulla al lavoro. Forse volutamente ricercato, forse no, rappresenta comunque un commiato con l’augurio di ritrovarsi presto.

In sintesi, sono convinta che questa band sia da tenere d’occhio: potrebbero sorprenderci in un futuro non troppo lontano. Un debutto che, qualitativamente, non ha nulla da invidiare a band di grande calibro in termini di maturità e ricerca del suono. La strada verso un’identità netta è ancora lunga, ma “Still Life” traccia un percorso promettente.

Articolo di Silvia Ravenda

Tracklist “Still life”

  1. Bitter Things
  2. Early Morning Sonnet
  3. Safeword
  4. Yours Sincerely

Line up The Bedside Morale: Tim Kazer voce e chitarra/Charlie Dowzell chitarra/ Kynan Scott basso / Aden Dennis batteria e percussioni

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Youtube: https://www.youtube.com/watch?v=NEcCeRPC9T8

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