Il mio amore per questa band va indietro nel tempo a quando, nel 1991, salirono sul palco al Monster Of Rock a Modena. Non sapevo chi fossero, ma bastò che attaccassero “Twice As Hard” per conquistarmi. Da allora li ho sempre seguiti, soffrendo ogni volta che la formazione subiva un cambio o quando i due fratelli si mandavano a quel paese a distanza, e gioendo quando tornavano insieme o andavano a suonare con un altro mio idolo chiamato Jimmy Page. E a chi li criticava perché troppo fedeli a loro stessi, rispondevo che il Rock’n’Roll, quello vero, prevede dedizione assoluta proprio come un culto segreto.
Oggi, pur con una formazione diversa e il solo Sven Pipien al basso tra i musicisti del passato, i due fratelli Robinson non hanno perso un briciolo della loro ispirazione e tornano con “Happiness Bastards” – fuori il 15 marzo su Silver Arrow Records – che è al tempo stesso una conferma e anche un manifesto programmatico. 10 pezzi diretti e senza fronzoli proprio come la copertina – forse quella un po’ troppo spartana – che si riallacciano direttamente ai loro dischi più classici. Con umiltà hanno ricominciato dal basso suonando prima dal vivo, celebrando il loro disco d’esordio, pubblicando poi un disco di cover – “1972” – e infine questo disco che ha proprio beneficiato da questo lento ma solido ritorno al passato.
Le canzoni suonano ispirate e frutto di session fresche e non di scarti del passato ritrovati su qualche nastro polveroso. Già, perché solo ai Rolling Stones può riuscire di pubblicare un disco con vecchie registrazioni e farlo diventare un classico – parlo di “Tattoo You” – e i Black Crowes, pur ispirandosi a Mick e Keith in tutto e per tutto, liti comprese, sanno che non si può pensare di eguagliare i maestri. È forse questa onestà e umiltà che rende ancor più godibile questo nuovo disco: dalla prima fragorosa “Bedside Manners” alla dolce e molto “Moonlight Mile” “Kindred Friend”, è un susseguirsi di emozioni che galoppano su un tappeto di groove davvero incontenibile.
Adoro “Rats And Clows” e la sua irriverenza, così come “Wanting And Waiting, primo straordinario singolo, un vero compendio di quello che una rock song dovrebbe essere. E anche quando la band rallenta o s’immerge nella tradizione – “Bleed It Try” farebbe sorridere pure Bob Dylan credetemi – si tiene lontana dai cliché o dalla mera esecuzione. Nessuno può predire se i fratelli Robinson continueranno ad andare d’accordo, quindi godiamoci il “momento” e cogliamo questo attimo di pura e cristallina ispirazione. Intanto li aspettiamo dal vivo, saranno in Italia il 27 maggio al Teatro degli Arcimboldi di Milano.
Articolo di Jacopo Meille
Track list “Happiness Bastards”
- Bedside Manners
- Rats and Clowns
- Cross Your Fingers
- Wanting and Waiting
- Wilted Rose(feat. Lainey Wilson)
- Dirty Cold Sun
- Bleed It Dry
- Flesh Wound
- Follow the Moon
- Kindred Friend
Line up The Black Crowes: Chris Robinson voce e armonica / Rich Robinson chitarre acustiche ed elettriche / Sven Pipien basso e cori / Nico Bereciartua Chitarre e cori / Cully Symington batteria / Erik Deutsch tastiere e cori
The Black Crowes online:
Instagram https://www.instagram.com/theblackcrowes/
Facebook https://www.facebook.com/TheBlackCrowes
Website https://theblackcrowes.com/